Tragedia familiare a Gela, uccide la madre soffocandola e tenta di uccidere il padre
Tragedia familiare questa mattina in via Livorno, a Gela, dove un uomo di 54 anni, con problemi psichici, Giuseppe Di Dio, ha ucciso la mamma Nunzia Minardi di 75 anni e ha tentato di ammazzare anche il padre. L'uomo e' stato immediatamente fermato dagli agenti del commissariato di Gela con a capo il dirigente Francesco Marino e il Pm Andrea Sodani. Sul posto anche il medico legale. Pare che Giuseppe Di Dio abbia preso la mamma a colpi di bastone e poi l'avrebbe strangolata. Madre e figlio erano in cucina. Tracce di sangue sono state rinvenute in un ventilatore. Il padre, Emanuele Di Dio, 84 anni, avrebbe tentato di fermare il figlio ma a sua volta e' stato anche lui aggredito. Per fortuna e' riuscito a mettersi in salvo, riuscendo a fuggire dall'appartamento. Adesso e' ricoverato al "Vittorio Emanuele" di Gela.
Era ancora a letto Nunzia Minardi, quando il figlio Giuseppe, da anni affetto da problemi psichici, l'ha raggiunta e poi, dopo un alterco, l'ha ammazzata, soffocandola. La tragedia familiare si e' consumata questa mattina in un quartiere popolare della citta', a Sant'Ippolito, in via Livorno 15. L'uomo, immediatamente bloccato dalla polizia, si trova adesso piantonato al "Vittorio Emanuele" di Gela. Il padre in quel momento si trovava in cucina. Sentite le urla, sarebbe intervenuto per fermare il figlio, ma anche lui e' stato colpito piu' volte alla testa con un bastone e un ventilatore.
Tracce di sangue, appartenenti probabilmente al padre, sono state rinvenute nel pavimento dell'abitazione, che si trova in un piano terra. L'assassino, convinto di aver ucciso anche il padre, avrebbe preso il corpo senza vita della madre e l'avrebbe avvicinato a quello del padre. Invece Emanuele Di Dio, improvvisamente, si sarebbe alzato, si e' messo in strada e ha iniziato a chiedere aiuto. Sul posto e' intervenuta un'ambulanza del 118 e una volante della polizia. Giuseppe Di Dio e' stato trovato dalla polizia, seduto su un marciapiede, a pochi metri dall'abitazione in cui si e' consumata la tragedia. Pare che il 54enne, tutte le volte che i genitori prendevano la pensione, si recasse da loro per avere dei soldi. E' accusato di omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela e di tentato omicidio. Da anni era ricoverato in una comunita' terapeutica assistita, ma di tanto in tanto tornava a casa dalla sua famiglia.