Usuraio e falso cieco arrestato a Taranto, sequestrati beni per 100 mila euro
Un 63enne tarantino, D.S.G. pensionato ed ex dipendente di banca si trova agli arresti domiciliari su disposizione del Gip del Tribunale di Taranto. A suo carico le indagini partite nel 2016 dopo la denuncia di una persona usurata. I militari della GdF hanno accertato che l’uomo era riuscito ad elaborare un sofisticato ed efficiente sistema di riscossione per garantirsi il pagamento di prestiti elargiti a tassi usurari fino al 120%. In pratica” dicono le Fiamme Gialle “si faceva sottoscrivere dagli usurati apposite scritture private che attestavano la ricezione di prestiti garantiti da titoli di credito. Allorquando però le persone usurate non erano in grado di pagare le rate convenute, D.S.G., in virtù dei predetti titoli di credito, agiva per vie legali nei loro confronti, attraverso atti di pignoramento”.
Tra le vittime diverse persone in stato di bisogno e piccoli imprenditori; tra questi anche il titolare di uno storico esercizio commerciale della città vecchia di Taranto, costretto alla chiusura. Oltre all’attività di usuraio, l’ultrasessantenne è anche risultato titolare di pensione e di indennità dall’Inos per “cecità assoluta”, cosa che gli ha fruttato negli anni circa 100mila euro. I Finanzieri, nel corso dell’attività investigativa nei suoi confronti, attraverso pedinamenti e filmati, sono riusciti ad appurare la completa autonomia dell’indagato nello svolgimento delle ordinarie mansioni di vita quotidiana. “Pertanto, a conclusione dell’intero ciclo di indagini, a carico di D.S.G. sono stati ipotizzati i reati di usura, estorsione con minaccia, esercizio abusivo di attività finanziaria e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico. Su disposizione del G.I.P. è stato eseguito altresì nei suoi confronti il sequestro preventivo ‘per equivalente’ di beni e disponibilità finanziarie, fino alla concorrenza della suindicata somma di 100 mila euro”.