Fondi Ue, Sicilia in netto ritardo: per la Cna sono numeri drammatici
Appena 100 milioni erogati a fronte dei 4,5 miliardi di euro disponibili per l'intera programmazione destinata alla Sicilia. A lanciare l'allarme e' la Cna dopo la lettura dei dati, diffusi durante la seduta del Comitato di Sorveglianza, rispetto alla spesa dei fondi comunitari legati al Fesr 2014-2020. "Si tratta di numeri drammatici", rilevati al 31 gennaio di quest'anno, la cui analisi, affermano i vertici regionali della confederazione, "da' la misura di come si muova la macchina amministrativa della Regione". In termini percentuali, aggiungono il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione, lo scenario, fin qui delineato, assume una connotazione impietosa: nell'Isola si e' nell'ordine dello 0,14% della spesa dichiarata rispetto al 4 della media nazionale, e dello 0,37 contro il 4,5 in riferimento alla spesa presentata. E alla luce di questo trend, segnatamente negativo, "e' emerso, come ovvia conseguenza, una proiezione che non lascia presagire nulla di buono". "L'elemento sul quale si e' posta l'attenzione - sottolinea Maurizio Merlino, seduto al tavolo del Comitato di Sorveglianza in rappresentanza della Cna Sicilia - e' che alla fine del 2018 non si arrivera' alla certificazione delle spesa prevista, la cui soglia si aggira sui 758 milioni di euro". Il rischio principale, secondo Battiato e Giglione, "e' di buttare alle ortiche anche quest'ultima opportunita' e di perdere, non raggiungendo gli obiettivi, risorse fondamentali per rimettere in movimento le nostre imprese che rappresentano l'unico, vero, motore dell'economia in Sicilia. Facciamo appello quindi alla sensibilita' del governatore Musumeci - concludono - affinche' si faccia, responsabilmente, carico di questa esigenza, offrendo sin d'ora la nostra piena disponibilita', in modo da accelerare le procedure della spesa e consentire a chi lavora e produce di potere sfruttare gli strumenti che la programmazione europea mette a disposizione".