Bomba contro un ristorante in costruzione a Gallipoli
Un ordigno e' stato fatto esplodere nella tarda serata di ieri a Gallipoli (Lecce) all'interno di un edificio in costruzione destinato ad ospitare un ristorante. Lo stabile si trova in via Ludovico Ariosto, nel quartiere di Lido San Giovanni, una delle zone piu' affollate durante l'estate per l'alta concentrazione di strutture ricettive e case-vacanze, proprio a ridosso delle spiagge del litorale sud. L'esplosione, che ha causato danni alla struttura, e' stata chiaramente avvertita dai residenti che hanno allertato vigili del fuoco e forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici della rete di distribuzione del gas metano. Non si segnalano feriti. Sempre nella tarda serata di ieri, a Cavallino, alle porte di Lecce, sono stati esplosi alcuni colpi di pistola contro la sede dell'agenzia funebre "La Sfinge", in via Antonio Miglietta. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile del capoluogo salentino hanno avviato indagini, supportati dai colleghi della sezione Investigazioni scientifiche che hanno curato i rilievi. Ieri pomeriggio, a Surbo, sempre nell'hinterland leccese, cinque colpi di arma da fuoco avevano raggiunto un'auto in sosta intestata ad una insegnante 65enne estranea ai fatti. La polizia, che indaga sull'episodio, non esclude che i proiettili fossero destinati a qualcuno che stazionava nei pressi dell'auto e che e' riuscito a scappare.
L'esplosione che la scorsa notte ha causato gravi danni al piano terra di un edificio in costruzione a Gallipoli potrebbe essere stata provocata dal gas fuoriuscito da bombole di acetilene solitamente utilizzate per saldare tubi di rame, trovate al piano superiore dello stabile, ma cio' non escluderebbe il gesto doloso. Indagini ed accertamenti tecnici sono ancora in corso. Le bombole sono state rinvenute dai vigili del fuoco intervenuti sul posto dopo lo scoppio insieme ai poliziotti del locale commissariato che indagano sull'accaduto. La struttura, situata in via Ludovico Arioso, nella zona Lido San Giovanni, e' destinata ad ospitare un albergo. Lo stesso stabile e' sottoposto a sequestro con custodia giudiziale affidata all'amministratore della ditta incaricata della costruzione.