Musumesci: "Gennuso? Non c'entra con la mafia ma sbattuto in prima pagina"
"Lasciamo lavorare la magistratura e pero', lasciatemi anche dire, che l'industria dell'antimafia in Sicilia deve chiudere i battenti. L'antimafia finta non puo' consentire anche in politica facili carriere, l'antimafia si predica nel dovere del silenzio giorno dopo giorno". Cosi' il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci commentando con i giornalisti l'inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha portato all'arresto dell'ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, e che vede tra gli indagati anche l'ex governatore siciliano Rosario Crocetta, a margine della firma del contratto di servizio decennale tra Trenitalia. "Nello specifico rimango molto amareggiato -ha aggiunto-, ricorderete di essere stato io uno dei pochi che in Aula ha denunciato la mafia dell'antimafia nel silenzio generale della stragrande maggioranza del Parlamento".
"Ho letto le agenzie di stampa e debbo dire che bisogna sempre essere attenti a non sbattere il mostro in prima pagina". Lo ha detto a Palermo il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, commentando con i giornalisti l'inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha portato all'arresto dell'ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante. "Il tribunale del riesame ha dichiarato che Pippo Gennuso non ha avuto alcun collegamento con le organizzazioni mafiose -ha proseguito Musumeci-, ma abbiamo tutti detto che il mostro c'era. Quattro o cinque ex ministri son ostati rimessi in liberta' e poi alla fine si e' capito che erano del tutto innocenti. Io sono garantista per cultura politica, attenti quando emettiamo sentenze -ha concluso-, questo come criterio generale".(