Confiscati a Vittoria beni per 5 milioni a Consalvo capo dei "Dominante"
Beni per un valore di cinque milioni di euro sono stati confiscanti dalla Dia di Catania - guidata da Renato Panvino - a Guido Consalvo, 60 anni, pluripregidicato, originario di Vittoria (Ragusa e capo del nucleo familiare contiguo al clan mafioso "Dominante" aderente alla Stidda, operante nel comprensorio di Vittoria, condannato per associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e omicidio. Il decreto di confisca è stato proposto dal direttore della Dia ed emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Ragusa. Il provvedimento interessa aziende, fabbricati, terreni, automezzi e disponibilita' finanziarie.
Consalvo gia' sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, titolare di una ditta di imballaggi per prodotti ortofrutticoli, era stato arrestato, assieme ai figli Giovanni e Michael, nel settembre del 2017 dalla polizia di Ragusa, in esecuzione di una corposa ordinanza di custodia cautelare emessa nell'ambito dell'operazione "Box", coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, con l'accusa di avere imposto alle ditte attive nel mercato ortofrutticolo di Vittoria l'acquisto di cassette e prodotti per l'imballaggio presso le proprie aziende, con l'aggravante del metodo mafioso per essersi avvalsi della forza dell'intimidazione derivante dalla contiguita' al clan "Dominante". Nel novembre del 1994 e' finito in manette nell'ambito dell'operazione "Squalo" nei confronti di soggetti ritenuti affiliati al clan "Dominante - Carbonaro", attivo nel vittoriese, per mafia, per traffico di sostanze stupefacenti e per una serie consistente di omicidi consumati tra il 1993 e il 1994. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Bruno e Silvio Carbonaro , da cui scaturi' l'ordinanza, collocarono Giacomo Consalvo all'interno del clan mafioso vittoriese subito dopo la frattura tra i Dominante e i Carbonaro, inizialmente con l'incarico di gestire, per conto dell'organizzazione mafiosa, il traffico di sostanze stupefacenti. Poi venne arrestato agli inizi del 1999 a seguito dei provvedimenti scaturiti subito dopo la "strage di Vittoria", per associazione mafiosa, e ancora nello stesso anno in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare Operazione "Tramonto"), accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Lo scorso anno vennero sequestrati tutti i suoi beni, considerati il provento dell'attivita' illecita svolta: 4 aziende (operanti nell'indotto del mercato ortofrutticolo di Vittoria nella commercializzazione di materie plastiche e contenitori per l'imballaggio di prodotti ortofrutticoli), villette, appartamenti con annessi posti auto e terreni agricoli ubicati in Vittoria e nella frazione marinara di Scoglitti, autoveicoli e moto, nonche' numerose disponibilita' bancarie e finanziarie.