Palermo, Mattarella ricorda Cesare Terranova e Antonino Saetta
Rievocare l'omicidio del giudice Antonino Saetta "richiama il valore di quanti hanno saputo opporsi ai nemici della convivenza civile del paese, colpendoli attraverso la ferma conduzione dei processi nei confronti degli affiliati alla malavita. La statura morale di quest'uomo e magistrato rappresenta uno stimolo permanente per la crescita della coscienza civile del paese e la riaffermazione del valore della legalità nelle istituzioni e nella società". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Il 25 settembre del 1988 il magistrato Antonino Saetta veniva ucciso insieme al figlio Stefano mentre stava facendo rientro a Palermo. Magistrato rigoroso e riservato, con il suo coraggioso operato rappresenta un esempio nell'espletamento della funzione giurisdizionale. Le sue qualità umane e professionali - sostiene Mattarella - contraddistinsero il suo impegno nell'affermazione del primato della legalità in particolar modo nella lotta alla criminalità organizzata. Rievocare il suo omicidio richiama il valore di quanti hanno saputo opporsi ai nemici della convivenza civile del paese, colpendoli attraverso la ferma conduzione dei processi nei confronti degli affiliati alla malavita. La statura morale di quest'uomo e magistrato rappresenta uno stimolo permanente per la crescita della coscienza civile del paese e la riaffermazione del valore della legalità nelle istituzioni e nella società". "Nel trentesimo anniversario del vile attentato in cui perse la vita unitamente al figlio, desidero far giungere i sentimenti di partecipazione e vicinanza della Repubblica ai suoi familiari, oltre che ai colleghi e agli amici che lo hanno conosciuto e stimato", conclude il capo dello Stato.
MUSUMECI : HANNO PAGATO CON LA VITA L'AMORE PER LA VERITA'
"Cesare Terranova e Antonino Saetta hanno pagato con la vita l'amore per la verita', il grandissimo senso del dovere e il rifiuto delle pressioni mafiose. Il loro esempio, insieme a quello delle tante altre vittime della violenza criminale, deve esortare tutti ad andare sempre avanti per affermare la forza del diritto alla liberta' contro ogni prevaricazione". Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel giorno dell'anniversario dell'assassinio, avvenuto nel 1979, dei giudici Cesare Terranova con l'agente di scorta Lenin Mancuso e Antonino Saetta con il figlio Stefano trucidati nel 1988.