Traffico di droga tra Spagna e Italia, arresti in Sicilia e nel Lazio
I finanzieri del Comando provinciale di Roma, impegnati nell'operazione "Crazy Mind", stanno eseguendo, nel Lazio e in Sicilia, una misura cautelare nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione dedita al traffico di droga tra la Spagna e l'Italia. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e durate oltre un anno, sono state svolte dagli specialisti del Gruppo investigazione criminalita' organizzata del Nucleo di polizia economico-finanziaria e hanno consentito di accertare l'attivita', principalmente nelle province di Roma e Latina, di una gang riferibile a Stefano Nicolosi, 63 anni, il quale - avvalendosi della collaborazione del factotum Dante Benedetti, 39 anni, e potendo contare sulla presenza in Spagna di un connazionale con funzioni di broker - avrebbe organizzato numerose importazioni di sostanze stupefacenti. In tale contesto, nel mese di agosto 2016, il Gico di Roma, supportato da quello di Palermo, aveva sequestrato, nel capoluogo siciliano, ben 861 chili di hashish, occultati all'interno di un tir refrigerato carico di arance proveniente dalla penisola iberica, arrestando sei persone. Secondo gli investigatori, la partita di stupefacente era pronta per essere ceduta, attraverso l'intermediazione del palermitano Filippo Mansueto, 57 anni, ad un ulteriore sodalizio radicato nel capoluogo siciliano. Tra le ipotesi di reato contestate c'e' anche il tentativo di importare dall'Ecuador oltre 80 chili di cocaina, non andato a buon fine per l'intervento della polizia di quel Paese, che ha sequestrato la droga prima che fosse stivata a bordo di un container e spedita in Italia.
Il gip del tribunale capitolino ha disposto la custodia cautelare in carcere per Nicolosi, Mansueto e per il broker, a carico del quale c'e' un mandato d'arresto europeo, su attivazione della Direzione centrale per i Servizi antidroga e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, in sinergia con il II Reparto del Comando Generale delle fiamme gialle. Arresti domiciliari invece per Benedetti.