Tribunale di Ragusa, conclusi i lavori all’impianto antincendio
Il Palazzo di giustizia di Ragusa quasi un cantiere aperto per le attività preliminari alle indagini di natura tecnica che dovrebbero accertare o smentire le criticità strutturali dell’immobile, già, comunque, denunciate dai vertici del Tribunale un paio di anni fa. Questi lavori costeranno oltre centomila euro e potrebbero confermare la circostanza della mancanza delle condizioni di sicurezza in cui hanno lavorato, per anni, i dipendenti del Tribunale.
Un altro aspetto, sempre in materia di sicurezza, riguarda l’impianto antincendio nei locali dell’immobile di via Natalelli occupati dalla Procura. L’impianto, infatti, è stato consegnato solo in questi giorni. Anche in questo caso, per diverso tempo, non sarebbero state garantite adeguate misure di sicurezza in un luogo frequentato giornalmente da centinaia di persone.
Si sta, insomma, ovviando ad alcune criticità che, a dire il vero, poche figure istituzionali hanno denunciato in questi anni. E si stanno impegnando soldi pubblici (metodo sconsigliato dalla riforma della geografia giudiziaria) che si aggiungono a quelli pagati da cinque anni a questa parte per l’affitto di locali dove sistemare i dipendenti provenienti dal Tribunale di Modica e dalla sezione staccata di Vittoria.
Ma c’è di più. Ora, esiste il rischio di un altro fiume di denaro in uscita dalle case pubbliche se si concretizzerà l’ipotesi che ha in mente l’amministrazione comunale di Ragusa: trasferire il Tribunale nel vicino Palazzo Tumino, vuoto da oltre trent’anni, e che non ha mai trovato né un acquirente, né un affittuario. La ratio ufficiale del provvedimento, la riqualificazione del centro storico di Ragusa superiore.