Siracusa, 2 arresti per tentato omicidio per la droga non pagata
La squadra mobile di Siracusa questa mattina ha eseguito un'’ordinanza con la quale il Gip su richiesta della Procura ha disposto l'arresto di Danilo Greco, 32 anni e di Giancarlo Limpido di 36, quest'ultimo ai domiciliari. Sono indiziati dei reati di tentato omicidio e detenzione illegale di arma comune da sparo
E' stato il pm Davide Lucignani, con il coordinamento del Procuratore capo facente funzione, Fabio Scavone, a seguito del ferimento di Daniele Caruso, 41 anni, attinto alle gambe a Siracusa nello scorso mese di agosto.
Nell’immediatezza dei fatti, la vittima aveva riferito agli inquirenti una versione contraddittoria, secondo la quale due giovani a bordo di uno scooter, travisati con caschi da motociclistica, lo avevano affiancato mentre percorreva a piedi la strada che conduce alla sua abitazione e gli avevano esploso contro diversi colpi di arma da fuoco che lo avevano ferito alle gambe.
Nel luogo indicato da Caruso, tuttavia, non si rinvenivano né i segni dell’avvenuta sparatoria, né immagini che confermassero quanto dallo stesso riferito.
Le attività tecniche avviate a seguito dell’accaduto fornivano, invece, una diversa ricostruzione della vicenda e consentivano di giungere alla identificazione degli autori della sparatoria.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, infatti, Daniele sarebbe stato attinto dai colpi di arma da fuoco non in strada, ma all’interno dell’abitazione di Danilo Greco in via Filippo Juvara 11. A sparare secondo la polizia sarebbe stato Greco con la complicità di Limpido. Dietro i proiettili, ci sarebbe una storia di droga.
Greco, accortosi di un ammanco di droga lasciata in custodia a Caruso, avrebbe teso a quest’ultimo “una trappola”, invitandolo, attraverso Giancarlo Limpido, a recarsi all’interno della sua abitazione per chiarire i termini della vicenda.
Una volta giunto all’interno dell’appartamento, Greco avrebbe fatto sedere la vittima sul divano della cucina e gli avrebbe sparato improvvisamente numerosi colpi di pistola alle gambe; arma appositamente consegnatagli poco prima dal complice.
Carusosi sarebbe, quindi, trascinato da solo fuori dall’appartamento di Via Filippo Juvara 11 e avrebbe chiesto aiuto al padre per farsi trasportare in ospedale.
La ricostruzione dell’accaduto è stata suffragata dalla visione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona e dal sopralluogo compiuto all’interno dell’appartamento di Danilo Greco unitamente a personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, grazie al quale sono state rinvenute tracce ematiche, verosimilmente riconducibili alla vittima .