Ecco le intercettazioni del sindaco di Melilli: non tocca palla nessuno
"A quelli non gli faccio toccare palla io...". Era sicuro di se' il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, arrestato e posto ai domiciliari nell'ambito dell'operazione "Muddica", "Mollica", coordinata dalla procura di Siracusa. Il primo cittadino, intercettato mentre parla con un imprenditore, è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di piu' delitti contro la pubblica amministrazione, falso ideologico, abuso d'ufficio, interruzione di un ufficio, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata liberta' degli incanti. Gli inquirenti ipotizzano che lo stesso primo cittadino di Melilli avrebbe usato tutta la sua influenza per la scelta degli imprenditori, ponendosi a capo di un'organizzazione che avrebbe gestito, "in modo arbitrario, gli uffici comunali per gli affidamenti ai privati di servizi e lavori pubblici".
Nella intercettazione l'imprenditore si lamenta con il primo cittadino perche' si era visto applicare delle riduzioni unilaterali del compenso: "Mi avete scambiato per il "Fate bene fratelli". Interviene del dialogo l'assessore Sebastiano Elia (anch'egli tra gli arrestati): "A quattromila piu' iva", dice insieme a Carta. E l'imprenditore scandisce: "Fate bene fratelli". Ancora Carta: "Tutte cose quattromila piu' iva!". L'imprenditore non ci sta: "Tu ce la devi finire... ma tu mi sa che stai diventando...". Ma il sindaco e' irremovibile: "Ma che vuoi da me compare?". L'imprenditore: "Scambi gli amici con la... devi andare contro a quelli che... vogliono le spallate...". Di nuovo il primo cittadino: "Ma non e' per me... non hai capito... a quelli non gli faccio toccare palla io... il problema non e' questo qua, il problema e' che dobbiamo fare i lavori... quando c'e' il mollicone c'e' il mollicone, quando c'e' la mollica ci prendiamo la mollica... Non ti ho fatto lo sconto, ti ho fatto questo qua per evitare che non si puo' fare...". Come a dire, commenta chi indaga, che in base ai lavori da fare e ai relativi importi, se c'e' da guadagnare poco, ci si deve accontentare, mentre quando ci sara' la possibilita', si potra' guadagnare di piu'.