Euro 2020, Mancini a caccia della vittoria numero 9: gli azzurri non fanno sconti alla Bosnia
Per l'Italia di Roberto Mancini domani scatta quella che molti hanno già definitivo la 'fase sperimentale' del post qualificazione a Euro 2020. Gli azzurri hanno già in tasca il pass - da primi in classifica nel girone - per la fase finale del primo torneo continentale itinerante, ma non vogliono perdere l'abitudine e neppure il feeling con il successo. Innanzi tutto, perché vincere aiuta a vincere. Ma non solo: c'e' il posto da testa di serie ora in mano da non lasciarsi scappare, un ranking mondiale da scalare e, in ultimo, nel mirino c'è la 10/a vittoria consecutiva. A tal proposito, il ct della Nazionale è stato molto chiaro, nella conferenza stampa che ha preceduto la sfida di domani sul terreno del Bilino Polje Stadium di Zenica, (diretta tv ore 20,45 su Raiuno) dove gli azzurri giocheranno per la prima volta (il precedente, nel '96, a Sarajevo segnò sconfitta in amichevole e addio di Sacchi). "La Bosnia, da queste parti, ha sempre vinto - dice oggi Mancini - questo è uno stadio dove si trova bene, ma noi faremo del nostro meglio, perché come loro vogliamo vincere. Poi, si vedrà. Comunque, per batterci dovranno giocare bene e noi in quel caso saremo pronti a far loro i complimenti. Sicuramente sarà una bella partita. E' una sfida molto importante, al di là della classifica: affronteremo una squadra formata da gente brava tecnicamente, con calciatori fisici e veloci. Se non si sono qualificati è solo perché qualche partita l'hanno giocata al 50%; tuttavia sono sicuro che, contro di noi, giocheranno al 200%, altrimenti sarebbe stata probabilmente l'altra squadra a qualificarsi. Sarà un bel test, che ci permetterà di migliorarci come squadra e lo sarà anche per i giovani che scenderanno in campo". Mancini rivela di avere ancora un paio di dubbi legati alla formazione: "Belotti partirà titolare, questo posso dirlo, per il resto ho due dubbi: uno a destra, nel ruolo di terzino, e uno a centrocampo". Potrebbe esserci spazio per il romanista Zaniolo che, secondo Mancini, "è un centrocampista, per ciò che può servire a noi, anche se per adesso gioca in un ruolo un po' diverso". "Il nostro dubbio è questo - spiega il ct degli azzurri -: perché ha giocato in quel ruolo contro il Lussemburgo, ma era un po' più semplice. Per giocare in quella zona del campo devi saper tenere la posizione e trovare soluzioni diverse rispetto a quando giochi un po' più esterno. Per me può fare entrambi i ruoli, ma ci serve in una posizione diversa rispetto a quella che occupa nella Roma". In ogni caso, a Mancini preme che la squadra "abbia lo stesso atteggiamento che ha avuto fino a questo punto delle qualificazioni". Anche perché, "la Bosnia è una squadra forte, pensavo avesse le stesse possibilità di qualificarsi della Finlandia". All'Italia servono punti per garantirsi un futuro migliore a Euro 2020, al riparo da trappole e insidie, ma anche una posizione nel ranking più adeguata alla storia e al blasone azzurro.