Taranto, presi i due scafisti della Open Arms: sono due ragazzi del Gambia
Dopo lo sbarco avvenuto martedì scorso al porto di Taranto dei 62 migranti arrivati a bordo della nave "Open Arms", sono stati individuati i presunti scafisti del gommone sul quale viaggiavano i profughi tratti in salvo dalla ong spagnola. Sono due gambiani di 18 e 16 anni. Il maggiorenne è stato accompagnato in carcere, mentre il minore, già trasferito in un centro di accoglienza, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Le indagini sono a cura della Squadra Mobile di Taranto, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza e in sinergia con i colleghi della Squadra Mobile di Ragusa.
Il gruppo di immigrati, parte dei quali fatti sbarcare nel porto di Augusta perché bisognosi di immediate cure, sono stati soccorsi dalla nave "Open Arms" lo scorso 21 novembre al largo delle coste africane. Nell'immediatezza dello sbarco a Taranto, i due africani sono stati indicati da alcuni immigrati compagni di viaggio come i conducenti dell'imbarcazione, unici ad essere in possesso di una bussola e di un cellulare che poi è stato utilizzato per chiamare i soccorsi. Peraltro, i due erano anche muniti di un coltello e un bastone da utilizzare contro i connazionali presenti sul gommone qualora se ne fosse presentata la necessità. I gambiani, all'arrivo dei soccorsi, avrebbero anche tentato di mimetizzarsi tra gli altri immigrati, intimando di non riferire quale fosse stato il loro ruolo nel corso della navigazione. Secondo l'accusa, i fermati avrebbero tratto un vantaggio economico dalla collaborazione offerta alle organizzazioni criminali straniere che lucrano sulla tratta di esseri umani, non pagando la quota prevista per la traversata, pari a 2mila dinari libici, chiesta per salire a bordo dell'imbarcazione.