In pochi giorni si deciderà il destino dell'ex Ilva di Taranto: lunedì appuntamento clou
Tempi decisivi questi per l'ex Ilva: in pochi giorni si deciderà il futuro dell'acciaieria che impiega 15mila lavoratori, 6mila dei quali nell'indotto.
L'agenda di appuntamenti 'clou' si apre lunedì 9 dicembre, quando il governo potrebbe presentare la sua controproposta al nuovo piano industriale di ArcelorMittal, che ha chiesto altri 4.700 esuberi per continuare a gestire il siderurgico.
E' atteso sempre per lunedì 9 il parere della Procura di Taranto sulla richiesta di proroga presentata dai commissari dell'Ilva in Amministrazione Straordinaria (Ilva in As) sull'uso dell'Altoforno 2 (Afo2), sequestrato e dissequestrati più volte nell'inchiesta sulla morte dell'operaio Alessandro Morricella nel 2015, dopo la relazione depositata giovedì dalla custode giudiziaria Barbara Valenzano. I commissari chiedono un anno di tempo per ottemperare alle ultime prescrizioni di automazione del campo di colata.
Dopo la Procura, su Afo2 il giudice Francesco Maccagnano dovrà esprimersi tra mercoledì 11 e giovedì 12 dicembre. Venerdì 13, se non sarà autorizzata la proroga della facoltà d'uso di Afo2, scatterà lo spegnimento dell'altoforno perché scadono i tre mesi concessi dal Tribunale del Riesame per ottemperare alle prescrizioni. L'azienda, peraltro, teme conseguenze anche per gli altri due altiforni, 1 e 4, pure sprovvisti dell'automazione del campo di colata.