Modica, tassa per occupazione di suolo pubblico: la Cna "sul piede di guerra"
Tassa per l’occupazione di suolo pubblico a Modica: la Cna torna alla carica con una richiesta all’amministrazione comunale di un incontro urgente per definire la regolamentazione dell’imposta. Una richiesta che è stata fatta diverse volte ma che, fino ad ora, non ha avuto risposta malgrado sia stata inoltrata direttamente anche al sindaco. La Cosap (canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) è destinata ad aumentare di almeno quattro volte e questo ha causato la protesta dei titolari di ristoranti e bar della città ma, anche, degli ambulanti. La Cna aveva avanzato le sue proposte a difesa delle categore rappresentate già nel mese di novembre durante un incontro con il sindaco, Ignazio Abbate. “Siamo perplessi e preoccupati – afferma, tra l’altro, una nota della Cna – perchè nonostante le varie rassicurazioni da parte del sindaco a voler definire l’annosa questione del canone a peso d’oro, di fatto non abbiamo ancora nulla di concreto”.
“Le imprese – sostiene ancora la Cna – soffrono questa fase di incertezza rispetto agli investimenti fatti per le pedane, con lo spauracchio di risultare inadempienti e passibili di controlli. Ci dispiace constatare su questo argomento un atteggiamento dilatorio che non fa bene alla città di Modica in vista della stagione primaverile e di quella estiva verso cui sono proiettate le nostre imprese”.
La Cna ha avanzato delle proposte sia per il settore ambulante che per il settore somministrazione alimenti e bevande. Per gli ambulanti, l’organizzazione di categoria suggerisce di tenere conto delle giornate effettive di occupazione del suolo pubblico e il calcolo della superficie da tassare al netto delle porzioni di superfici non produttive.
Per quanto concerne, invece, il settore alimentare e bibite, la Cna propone, per le concessioni annuali, di computare le giornate effettive di occupazione con una detassazione per i quattro mesi di bassa e bassissima stagione. Una detassazione potrebbe essere anche prevista per quelle imprese che mettano in campo iniziative per migliorare il decoro urbano.
Ma c’è di più. La Cna chiede all’amministrazione comunale che fine abbia fatto la Consulta per il turismo e quale gettito produca la tassa di soggiorno.
Tutte richieste che meriterebbero risposte immediate dal governo cittadino, senza ulteriori dilazioni o tentennamenti: rinviare il problema e il confronto con la Cna non risolvono di certo le questioni sul tappeto che, tra l’altro, riguardano un comparto strettamente connesso allo sviluppo turistico di Modica.