Svolta nell'omicidio del cuoco di Modica: c'è un indagato per il delitto
C'è un indagato per l'omicidio del cuoco di Modica, Peppe Lucifora, 57 anni, ucciso il 10 novembre dello scorso anno nel suo appartamento. Il sospettato è stato iscritto nel registro degli indagati per atto dovuto, perché su di lui si devono effettuare le comparazioni del Dna con le tracce individuate nella stanza dove è stato trovato il cadavere del cuoco.
La relazione, depositata lo scorso mese dal medico legale Giuseppe Iuvara e relativa all'autopsia effettuata sul corpo di Lucifora, aveva confermato che l'uomo è stato colpito con violenza, tanto da fargli perdere i sensi, e poi strangolato con la sola mano destra, stando ai segni rimasti sul corpo. Secondo le evidenze degli accertamenti, la vittima non avrebbe opposto alcuna resistenza.Sul movente del delitto ancora nessuna certezza: restano in piedi la pista del delitto passionale e quella di una vicenda legata ai soldi - alcune centinaia di migliaia di euro - trovati in un conto bancario intestato a Lucifora ma di cui il cuoco, però, non avrebbe avuto la piena disponibilità.
Le indagini sull'omicidio sono state particolarmente complesse, soprattutto per la personalità della vittima: un uomo stimato e molto conosciuto in città, devoto di San Giorgio, vicino agli ambienti ecclesiali, animatore della festa in onore del Santo Cavaliere e delle manifestazioni della Pasqua modicana. Lucifora lavorava come cuoco all'ospedale "Maggiore" di Modica ma si dedicava anche al catering andando a cucinare nelle case di numerose famiglie modicane - e non solo - che lo chiamavano in occasioni di feste o ricorrenze particolari.
Adesso, a distanza di tre mesi, la svolta forse decisiva per risolvere il mistero di un omicidio efferato che ha scosso profondamente la comunità modicana che partecipò in massa ai funerali del cuoco, celebrati nel Duomo di San Giorgio.