Sondaggio in Svizzera sull'uso delle mascherine, quasi la metà della popolazione le usa in Ticino
Le mascherine di protezione non sono ancora molto diffuse in Svizzera, nonostante il coronavirus. Le differenze fra regioni linguistiche sono notevoli, secondo uno studio effettuato su incarico dell'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). In Ticino quasi la metà della popolazione indossa, almeno ogni tanto, le maschere, mentre nella Svizzera tedesca lo fa solamente una persona ogni dieci, mostrano i dati dell'analisi effettuata da Demo Scope. Nella settimana del 20 aprile, ovvero agli inizi delle misure di deconfinamento, le mascherine igieniche erano poco diffuse. Solo il 4% degli intervistati ha dichiarato di indossarle in pubblico, ma il 12% ha comunque parlato di un uso sporadico.
Le persone a rischio indossano le maschere più frequentemente: fra gli ultra 65enni il 20% ha affermato di indossarle in pubblico, dato che sale al 23% per le persone che lottano già contro una malattia rilevante. Le donne (19%) sono più propense a portarla rispetto agli uomini (13%), nonostante questi ultimi siano più esposti a forme gravi di Covid-19. Gli autori dello studio trovano "di primo acchito piuttosto strano" che proprio le persone che hanno praticamente contatti solamente nella propria economia domestica, indossino più frequentemente le mascherine (19%) rispetto a chi ha quotidianamente contatti esterni (13%). Come già accennato, la differenza più rilevante si riscontra però a livello di regioni linguistiche. Se in Svizzera fa ricorso alle mascherine l'11% degli intervistati, in Ticino il dato raggiunge quasi il 50%. Nella Svizzera francofona ne fa uso circa un cittadino su quattro.
La maggioranza della popolazione svizzera vede nella maschera "una misura complementare che permette alle persone malate di non diffondere il contagio". Quasi la metà si dice completamente o in parte d'accordo con questa affermazione, con una valutazione media di 8,1 in una scala da 1 a 10. Molta meno convinzione c'è invece per l'affermazione secondo la quale le mascherine siano "una grande protezione da un contagio da coronavirus". Solamente il 10% è d'accordo, con una valutazione media di 5,1. Un obbligo generalizzato della mascherina negli spazi pubblici viene nettamente respinto dai cittadini, così come viene rifiutata l'idea dell'obbligo di utilizzo al lavoro.La maggioranza è però favorevole all'uso nel caso di servizi personali come parrucchieri, massaggiatori o fisioterapisti, poiché non è possibile mantenere una distanza di sicurezza. In queste situazioni, anche i clienti dovrebbero essere obbligati a usare la maschera igienica. Il sondaggio dell'Ufsp sul coronavirus è stato effettuato online fra il 19 e il 23 aprile e ha coinvolto 1682 persone con più di 15 anni.