Allagamenti a Palermo, assemblea dei cittadini in piazza Pretoria
L'acqua che ha invaso la città di Palermo lo scorso 15 luglio è andata via. Non va via, invece, il malcontento dei palermitani perchè in tanti hanno vissuto grandi disagi, subito danni materiali, attraversato momenti di profondo terrore. Nei sottopassi di via Belgio e di via Leonardo da Vinci, nei quartieri popolari di Ballarò e del Capo, nelle zone periferiche di via Imera, via Pitrè e del quartiere Passo di Rigano campeggiano decine di striscioni su cui è possibile leggere chiari messaggi legati all'alluvione, alle sue conseguenze e alle lecite istanze avanzate dalla cittadinanza "A difesa del territorio #palermosirialza", "Messa in sicurezza dei territori #palermosirialza", "Risarcire i danni dell'alluvione". Su tutti gli striscioni l'invito a partecipare d una assemblea cittadina che si terrà mercoledi' alle 17, in piazza Pretoria, indetta dal Centro sociale Anomalia e da Potere al Popolo.
"Un momento aperto di discussione e confronto in cui riconoscersi come comunità e agire come tale per intervenire sulla propria città, per prevenire nuovi rischi e potenziali tragedie", spiegano i promotori. Per richiedere la messa in sicurezza del territorio e il risarcimento dei danni. Proprio per questo, peraltro, si è costituito un team di tecnici professionisti preposto a valutare l'eventuale sussistenza di profili di responsabilità civile e penale, una sua rappresentanza sarà mercoledì in piazza con un banchetto atto ad una prima raccolta dei casi: "A nostro avviso le responsabilità sono di tanti, trasversali, croniche. La manutenzione da parte del Comune - e delle sue partecipate - della rete idrica e fognaria non è sufficiente; i progetti di adeguamento della rete stessa non sono mai stati attuati nonostante i tanti proclami; i commissari di Regione e Stato non hanno prodotto nulla; le risorse a disposizione dei Comuni non sono abbastanza; la Protezione civile non ha funzionato come doveva. Palermo deve rialzarsi e la comunità tutta deve rendersi protagonista. Non c'è pià tempo, non possiamo aspettare l'ennesima tragedia".