Migranti, la ministra Lamorgese a Lampedusa: "L'attenzione è massima"
"Lampedusa non è sola. Cercheremo soluzioni per non pesare su questa comunità". Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese lo ha ribadito - dopo averlo detto dal Viminale il 10 luglio scorso quando in 24 ore approdarono con una ventina di barchini 618 migranti - durante la visita-lampo a Lampedusa col capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi, al capo del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione: il prefetto Michele Di Bari e al capo della polizia Franco Gabrielli. In tre ore Lamorgese ha incontrato i vertici delle forze dell'ordine e della Prefettura con i quali ha tenuto un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica dedicato ai continui sbarchi autonomi. Il ministro ha manifestato apprezzamento e ringraziamento per il difficile e gravoso compito di soccorso. Al Comune, Lamorgese e il prefetto Michele Di Bari hanno incontrato il sindaco Totò Martello. Hanno discusso dell'emergenza immigrazione e Coronavirus, della necessità di dotare l'isola di un ospedale, dello smaltimento delle barche e della richiesta, avanzata dal presidente della Regione Nello Musumeci, della proclamazione dello stato d'emergenza. La stagione turistica è stata pregiudicata dalla pandemia. Verranno fatti ulteriori incontri con il governatore Musumeci e l'arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro. Dall'incontro è emerso che tutti i migranti che sbarcano a Lampedusa vengono sottoposti a test sierologici e dall'inizio di luglio sono stati eseguiti sull'isola 1.487 esami al termine dei quali solo uno ha dato esito positivo, ma il migrante sottoposto poi a tampone è risultato negativo. Le barche utilizzate da chi arriva attraversando il canale di Sicilia - anche questo dato è emerso durante il faccia a faccia in Comune - vengono demolite: al 16 luglio risultano distrutte 45 imbarcazioni; altri 97 relitti, semi affondati o giacenti sul molo Favarolo, sono stati trasportati in un deposito per la demolizione. Il capo della polizia, Gabrielli, e il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, hanno visitato l'hotspot che, negli ultimi giorni, è stato svuotato. L'arrivo del ministro è stato preceduto da un sit-in organizzato dall'ex senatrice della Lega Nord Angela Maraventano con in mano uno striscione bianco con la scritta rossa 'scafisti'. "La devi smettere, devi chiudere i porti perché sei complice di questi traffici - ha urlato Maraventano rivolgendosi al ministro - . Questo è un governo di scafisti". "Il governo ha fatto sentire una delle sue voci più autorevoli. Con il capo del Viminale abbiamo discusso dell'accoglienza e della gestione dell'hotspot, del trattamento delle imbarcazioni che arrivano in porto e anche di quelle affondate che danneggiano la marineria - ha spiegato il sindaco Totò Martello - Lamorgese si è impegnata ad attivare un tavolo di confronto con altri ministeri per portare avanti un'azione coordinata per la dichiarazione dello stato di emergenza per l'isola e per lo sconfinamento nelle nostre acque territoriali di pescherecci nordafricani".