La morte di De Simone a Siracusa, non fu suicidio: spunta un indagato
La procura di Siracusa ha disposto la riesumazione del cadavere di Angelo De Simone, il ventisettenne siracusano trovato impiccato nella sua abitazione il 16 febbraio del 2016. Il suo caso era stato archiviato come suicidio dagli inquirenti, ma le memorie difensive presentate dal legale della famiglia della vittima, l'avvocato David Buscemi, hanno cambiato lo scenario e il pm di Siracusa Gaetano Bono, ha iscritto un uomo nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio. Quest'ultimo e' rimasto coinvolto negli anni scorsi in una operazione su mafia e droga denominata "Bronx" e portata a termine dai carabinieri di Siracusa. La famiglia del ventisettenne ha sempre sostenuto che la morte fosse riconducile a un debito di droga contratto dal giovane con una gang della città; a parlare di questo delitto sarebbe stato pure un collaboratore di giustizia. La riesumazione del cadavere sarà eseguita domani ed a compiere gli accertamenti sarà il consulente Giuseppe Ragazzi, nominato dal pm.