Modica, consigliere di opposizione Filippo Agosta: perchè restrizioni a bar e ristoranti?
Il consigliere di opposizione Filippo Agosta contesta le restrizioni imposte ai bar e ai ristoranti riguardanti il divieto di tenere fuori i tavolini. "Per effetto della zona gialla in Sicilia - afferma Agosta - finalmente gli esercizi commerciali ed i locali pubblici a Modica possono riprendere a rifiatare, anche se non a respirare a pieni polmoni, cosa impossibile ai tempi del Covid. Gli esercenti quindi in questi giorni hanno immaginato il loro immediato futuro: la gente riprenderà ad uscire e, se il tempo ci assiste, sarà invogliata dalla bella giornata e dalla possibilità di prendere un po' d'aria, visto che godiamo di un clima fra i più miti in Italia, a sedersi ai tavolini esterni di bar e ristoranti per consumare in tranquillità. Tutto ciò però, a Modica, rimane un'attesa infondata. Da lunedì mattina infatti, i vigili urbani, interpretando in senso restrittivo l'ordinanza dell' 11 novembre, probabilmente anche con in seguito a direttive del Sindaco, vanno in giro per la città, compiendo il loro lavoro secondo le indicazioni ricevute, per far togliere tutti i tavolini esterni agli esercizi pubblici. A Modica quindi si vive il paradosso: al chiuso ci si può sedere, mentre all'aperto, dove l'aria è sicuramente più sana e dove gli avventori possono distanziarsi maggiormente, non si può".
"Mi chiedo come sia possibile - commenta il consigliere comunale Filippo Agosta - che le attività commerciali, già in grande difficoltà, siano ancora obbligate a sostenere il costo di provvedimenti illogici".
Altra preoccupazione espressa dal consigliere è la possibilità che il Comune possa rifondere i costi alle attività che avranno subito il danno: "mi chiedo - continua il consigliere - se il Sindaco abbia presente che le sue Ordinanze, più restrittive dei provvedimenti del Governo, producono maggiori perdite di cui il Governo non terrà conto e che quindi non saranno ricomprese nei provvedimenti di ristoro a carattere nazionale; Con molta probabilità il Comune non riuscirà a coprire, neppure parzialmente, il danno procurato. C'è poi da chiedersi se il provvedimento, preso dal Sindaco, possa avere anche solo un minimo beneficio di prevenzione o se al contrario rischia di essere dannoso, costringendo gli avventori dei pubblici esercizi a consumare all'interno dei locali".