Dai sindaci di Chiaramonte, Scicli e Pozzallo appello a Musumeci: riaprire i negozi
I sindaci di Pozzallo, Scicli e Chiaramonte - Roberto Ammatuna, Enzo Giannone e Sebastiano Gurrieri - chiedono al presidente della Regione di far riaprire un buon numero di attività commerciali ancora chiuse per le restrizioni anti Covid. I tre sindaci si dicono pronti a fornire alla Regione tutto il supporto necessario per consentire la riprese di queste attività che rischiano un danno irreversibile. "In tutti questi mesi di emergenza sono state rispettate le indicazioni impartite dagli organi superiori, ma ora la situazione sta sfuggendo di mano e con il protrarsi delle restrizioni riteniamo fondamentale l’applicazione di deroghe alle province più piccole e con basso indice di contagio - scrivono i primi cittadini. Ritenendo, inoltre, che il controllo della corretta applicazione di tali eventuali deroghe rispetto le misure previste per le città metropolitane sia un compito particolarmente gravoso, garantiremo il nostro pieno impegno nello svolgere tali controlli con i mezzi a nostra disposizione per il bene di attività che oggi soffrono pesantemente le restrizioni vigenti. Ci riferiamo, in particolare, alle attività di ristorazione e di alcuni servizi alla persona (si pensi alle attività dei centri estetici), rispetto ad attività assai analoghe, oggi non ricomprese nei provvedimenti restrittivi, risultano tra quelle a cui, da parte delle Istituzioni competenti era stato imposto un significativo sforzo per adeguare le proprie strutture, l’acquisto di dispositivi e presidi in grado di garantire accessi contingentati, distanziamenti, sanificazioni continue dei locali. Investimenti che, così perdurando le cose, hanno avuto soltanto l’esito di aggravare una già difficile e precaria situazione economica.