Artigiani del cioccolato di Modica via da Consorzio tutela, la Cna: campanello d’allarme
Cosa sta succedendo alle aziende artigiane del Consorzio di tutela del cioccolato di Modica Igp? Alcuni produttori hanno cominciato a fare un pò di conti su spese per affiliazione, controlli di qualità, contributi a organismi di settore. Il risultato non sembra essere gratificante per chi ha mantenuto un profilo artigianale con una produzione non da grandi numeri.
Questi conti li ha fatti anche uno degli storici appartenenti al consorzio, il “Caffè dell’Arte” di corso Umberto, a Modica, di proprietà della famiglia Iacono. Qualche mese fa, infatti, il Caffè dell’Arte ha deciso di scrivere una lettera al direttore del Consorzio, Nino Scivoletto, per formalizzare la decisione del titolare di rinunciare all’affiliazione. Una lettera dai toni garbati, ma decisi, con la quale, in sostanza, si dichiarava conclusa l’esperienza consortile: non ci sono le condizioni per continuare, dal momento che la bilancia del rapporto costi-benefici pende nettamente a favore dei primi; e senza prospettive di cambiamento, proprio per le peculiarità artigianali della produzione di Caffè dell’Arte, impossibilitata a tenere il passo con quella di altri consorziati che attingono ai benefici economici della grande distribuzione. In sostanza, ha detto la famiglia Iacono, restiamo artigiani del cioccolato di Modica!
Alla defezione del Caffè dell’Arte, così stando le cose, potrebbero aggiungersene altre. Il rischio che il cioccolato di Modica, con l’Igp, possa perdere una delle sue caratteristiche principali – l’artigianalità del produttore locale – traspare anche dalle dichiarazioni di Carmelo Caccamo (nella foto), vicesegretario territoriale della Cna di Ragusa e responsabile delle sedi Cna di Modica e Ispica.
“Il Consorzio – afferma Caccamo – era nato all’interno della Cna, grazie all’impegno del segretario provinciale, Pippo Tumino, e di Franco Ruta, della Dolceria Bonaiuto. Era in stretto contatto con la realtà artigianale dei cioccolatieri locali, e gli affiliati erano una ventina. C’era un rappporto diretto e proficuo con le realtà imprenditoriali, un rapporto che, adesso, si è affievolito moltissimo o, addirittura, interrotto”.
“La vicenda del Caffè dell’Arte – continua Caccamo - dovrebbe far suonare un campanello d’allarme e riportare il Consorzio ad un atteggiamento più costruttivo verso gli artigiani locali e la Cna locale. E’ giusto che ci siano contatti con l’organizzazione nazionale, ma non si può ignorare quello che è stato fatto, negli anni, per la tutela della vocazione artigianale, della tradizione e della storia del cioccolato di Modica. Mi piace ribadire il fatto che il Consorzio nacque con l’obiettivo di rendere protagonisti i produttori locali di cioccolato, gli artigiani che, tra l’altro, in questo momento stanno vivendo momenti di gravissima difficoltà.
Inutile negare che noi, come Cna, siamo rammaricati per la distanza che si è creata con il Consorzio le cui azioni non sempre sono in sintonia con le esigenze del produttore locale e della sua collocazione nel territorio. Serve più dialogo e, soprattutto, lo ripeto, più rispetto per la tradizione e la storia del cioccolato di Modica”.