Comunali di Pachino, sempre di meno e Spiraglia chiede contratto di 35 ore per ex Lsu
Il Comune di Pachino rischia di andare in sofferenza per l'organico ridotto all'osso dei dipendenti dell'Ente . Si è passati dai 250 lavoratori di dieci anni fa ai 129 attuali. C'e' un pero', sulla pianta organica del Comune: 72 dipendenti sono a part time ed entro il 2021 almeno una ventina sono in uscita per raggiunti limiti di età. Davvero pochi per una città con poco più di 21 mila abitanti che raddoppiano nel periodo estivo. In questa fascia c'e' compreso anche il corpo della polizia municipale che ha il controllo pure della frazione di Marzamemi e di tutta la fascia del litorale fino al confine con Portopalo di Capo Passero. Non sono i conti dell’oste, ma un pro memoria per i Commissari straordinari che oggi, e da più di due anni, gestiscono l’amministrazione comunale di Pachino dopo lo scioglimento da parte del Consiglio dei ministri per infiltrazioni mafiose. Si sono mai accorti, Carmelo Musolino, Rosanna Mallemi e Vincenzo Lo Fermo, che una città di oltre ventimila abitanti che raddoppiano in estate, non può avere una governance di così ridotte dimensioni?
Ad affermarlo è Alfredo Spiraglia, candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative, espressione ampiamente condivisa della ‘Città in Movimenti’, intenzionato ogni giorno che passa, a dare una svolta ad una Pachino sempre più in decadenza, probabilmente da rivoltare come un calzino.
“Se la pandemia ha rimandato all’autunno le scelte democratiche che le persone oneste e perbene di Pachino attendono, tocca ai Commissari straordinari per senso del dovere e di responsabilità, dare uno sguardo alla forza lavoro dell’Ente. Non vorrei che tocchi alla futura amministrazione gestire questa querelle dell’organico ridotto all’osso. I funzionari che rappresentano lo Stato in questa città di frontiera, sono sicuramente a conoscenza che 72 lavoratori, ex Lsu, aspettano da troppi anni di essere impiegati per 35 ore settimanali. Si tratta di un dovuto riconoscimento professionale per avere dedicato più di un quarto della loro vita al Comune di Pachino”. Secondo l’esponente della ‘Città in Movimenti’ i tempi sono maturi per una ‘promozione sul campo’. “Non credo che la pandemia possa incidere su decisioni di carattere burocratico e organizzativo - conclude Spiraglia - perché non si tratta di concorsi, che in futuro dovranno essere espletati, ma di un vero riconoscimento di fatto per gli ex Lsu di Pachino. Serve per il buon andamento della macchina amministrativa”.