Acate, aumento Tari: un cittadino lancia raccolta firme
L’aumento di oltre il venti per cento della TARI 2021 “sconcerta” i cittadini di Acate, i quali non si spiegano come mai, dopo l’annuncio trionfale di uscita del Comune dal dissesto, non ci siano segnali di abbassamento del tributo più odiato dagli italiani. E mentre qualcuno sui social segnala il silenzio dell’Amministrazione Comunale, dell’opposizione consiliare, di forze politiche, sindacati e associazioni, c’è chi, rompendo gli indugi, ha pensato di lanciare una petizione per chiedere la sospensione del pagamento e in prospettiva l’agognata riduzione.
Francesco Castiglione, 75 ani, dopo essersi intestato le “battaglie” per la cura dello scarso verde pubblico esistente e la bitumazione della circonvallazione, ha raccolto in pochi giorni circa duecento firme di cittadini, a ragione “inviperiti” : “Non potevo rimanere con le mani in mano – spiega – la situazione è diventata insostenibile. Tutti i giorni raccolgo lamentele e sfoghi di famiglie che non sanno come fare per andare avanti e ora sulle loro teste è piovuta questa nuova tegola. Ho avvisato il sindaco Di Natale della mia iniziativa. Uno dei motivi del salasso – mi ha comunicato – sarebbe il trasferimento di parte dei rifiuti addirittura in Emilia e Romagna”.
Sulla questione, tra i pochi a dire la sua, l’ex sindaco Gaetano Masaracchio : “Vero è che con delibera consiliare è stata riconosciuta una piccola riduzione in bolletta per l’emergenza Covid, ma è limitata ai possessori di reddito non superiore ai 20.000 euro, dimostrabile tramite ISEE; mi risulta che la maggiorazione del ventuno per cento sia stata applicata per sostenere i costi della raccolta della spazzatura abbandonata nelle varie contrade, compresa la pulizia della foce del Dirillo, e da un’altissima percentuale di evasione, per cui le entrate del capitolo sono inferiori alle entrate”.