Il grande Palermo dei sudamericani
C'è stato un tempo in cui il calcio a Palermo non veniva vissuto solo negli angoli dei quartieri popolari come Ballarò e Kalsa, bensì risuonava con forza ed enfasi dalle tribune dello stadio Renzo Barbera, dove gioca la squadra di calcio locale. Attualmente in Serie C, il Palermo FC può vantare una serie di stagioni nella massima serie del calcio italiano, soprattutto a cavallo tra il primo e il secondo decennio del secolo attuale. Parliamo, infatti, di un periodo nel quale la squadra del capoluogo siciliano ha fatto sognare i suoi tifosi raggiungendo anche qualificazioni alle coppe europee e stazionando per alcuni periodi nelle zone alte della classifica. Per farlo, tuttavia, un modesto club come il Palermo aveva bisogno di calciatori di gran valore ma pescati nella loro fase embrionale. Molti di questi che hanno reso grande il Palermo negli ultimi vent'anni sono venuti dal Sudamerica durante la gestione di Maurizio Zamparini, il presidente più virtuoso di sempre della società rosanero, di cui di seguito riportiamo una bella intervista https://www.mediagol.it/palermo/zamparini-sto-meglio-lontano-dal-calcio-napoli-prendi-dybala-gattuso-ogni-lunedi-mi-portava-il-pesce-a-casa-a-palermo/.
Tra questi grandi calciatori approdati giovanissimi e poi esplosi proprio al Barbera, uno di quelli che ancora fa parlare tantissimo di sé è Edinson Cavani. L'uruguaiano gioca attualmente al Manchester United, una delle outsider di quest'anno in Champions League secondo le scommesse sul calcio che possiamo trovare di seguito https://extra.bet365.it/news/it/calcio/champions-league/solskjaer-cauto-verso-latalanta. Giunto in Sicilia nel gennaio del 2007 dopo che il DS Rino Foschi lo aveva soffiato nientemeno che al Real Madrid, il centravanti di Salto ha vissuto i primi anni di adattamento al Palermo facendo vedere grandi qualità balistiche e soprattutto atletiche. La sua esplosione, tuttavia, arrivò al Napoli, squadra nella quale l'uruguaiano segnò ben 104 reti in solamente tre stagioni, bottino che attirò l'attenzione del Paris Saint Germain. Arrivato a Parigi Cavani sarebbe diventato in sei stagioni il miglior bomber di sempre della squadra francese prima di lasciare la capitale transalpina a costo zero e recarsi a Manchester, dove sta vivendo gli ultimi anni della sua strepitosa carriera.
Prima di lui a Palermo c'era stato il brasiliano Amauri, che in rosanero si era fatto altresì apprezzare venendo acquistato addirittura dalla Juventus, anticipando così il percorso realizzato anni fa da Paulo Dybala. Quest'ultimo è attualmente capitano della squadra bianconera, come spiegato di seguito https://www.calciomercato.it/2021/10/27/juventus-sassuolo-dybala-chiesa-allegri/. Quello di Dybala è stato forse il colpo più cristallino effettuato dalla gestione Zamparini. Adocchiato nella seconda divisione argentina, dove giocava nell'Istituto de Cordoba, il classe 1993 ha vissuto al Palermo delle stagioni memorabili, facendo impazzire tutti con i suoi grandi colpi di sinistro. Dotato di una tecnica squisita e di un'abilità assoluta nel generare gioco e superiorità numerica, Dybala ha trovato al Barbera il terreno ideale per sbocciare e poter fare il suo calcio in libertà, suscitando così l'interesse di una società vincente ad alti livelli come quella piemontese.
Arrivato a Palermo insieme a Dybala, anche un altro ragazzo di Cordoba come Franco Vazquez sarà ricordato come uno dei sudamericani più talentuosi che hanno vestito il rosanero per via della sua maniera unica di creare corridoi di passaggi e superiorità numerica attraverso il dribbling.