Sarà un Cibali tutto rossazzurro per il derby tra Catania e Palermo
"Mi piacerebbe vedere gli spalti sempre gremiti con entrambe le tifoserie, ma per dare queste disposizioni vuol dire che hanno le loro ragioni. Ci sono state tante iniziative per ammorbidire le tensione. E' un derby ed è giusto ci sia campanilismo". Così il tecnico del Palermo Giacomo Filippi alla vigilia del derby di domani al "Mssimino" contro il Catania.
"Un derby che ricordo in modo particolare? Non ne ho uno in particolare, forse quelli giocati in A e in B perché entusiasmanti, ricchi di gol e con 30 mila spettatori sugli spalti sia a Plermo che a Catania".
Filippi lo scorso anno esordì proprio a Catania (vincendo 1-0) dopo l'esonero di Boscaglia e la sua promozione da vice a primo allenatore: "E' da lì che ho iniziato col Palermo, un'avventura iniziata bene e che quindi mi ha lasciato un bellissimo ricordo.
Dobbiamo tornare a Catania e fare la stessa prestazione dell'anno scorso, per dare una risposta alle altre squadre. Domani ho bisogno del 120%, altrimenti sarà difficile, perché il Catania sta facendo un grandissimo lavoro anche con una situazione societaria difficile".
"Abbiamo parecchi giocatori che sentono molto questa partita - continua Filippi - ma questi aspetti non sempre si riversano nel senso migliore. Devono essere bravi i giocatori a far sì che l'emozione sia un valore aggiunto, non un handicap. Voglio la massima lucidità, ci abbiamo lavorato tutta la settimana".
Parlando invece del Catania Filippi è consapevole che per i rossazzurri sarà la partita dell'anno: "Il Catania non è solo Moro, non li elenco tutti, ma stanno giocando tutti molto bene e con tanto orgoglio. Quindi se non saremo concentrati al massimo rischieremo di non portare a casa punti. Dall'Oglio si presenterà da ex e sarà fischiato? Non deve farsi prendere dall'emozione.
Avere uno stadio tutto rossazzurro contro per noi deve essere uno stimolo, abbiamo una maglia e dei colori da difendere".