Vinciullo pronto a sposare il progetto di Minardo e Salvini con 'Prima l'Italia'
Fin dai primi giorni della mia adesione alla Lega Sicilia insieme ai miei amici avevamo posto come condizione il mantenimento in vita dei due movimenti civici “Prima Siracusa con Vinciullo” e “Siracusa Protagonista con Vinciullo”, movimenti civici che hanno continuato ad operare, dando un contributo quotidiano e sicuramente positivo alla vita politica della Nostra Provincia. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Ritenevamo che il progetto della Lega Sicilia, per essere credibile ed appetibile in Sicilia, doveva allargarsi al civismo ed agli amministratori locali, a cominciare dai sindaci che, delusi dai partiti, non avevano ufficializzato la loro adesione ad alcuno dei movimenti politici esistenti, sia a livello regionale che nazionale.
Con questa idea abbiamo partecipato con le liste civiche alle ultime elezioni comunali, riportando ottimi risultati finali.
Oggi, ha proseguito Vinciullo, il nostro progetto di un partito nazionale, aperto alle istanze del territorio, diventa realtà grazie all’intuizione del Senatore Salvini e del Segretario Regionale On. Nino Minardo, che ha sempre creduto e portato avanti l’idea di un soggetto politico nuovo, aperto a tutti i contributi positivi provenienti dal territorio.
Da ieri, “Prima l’Italia” diventa una realtà politica certa e vorrei ricordare, a tal proposito, che il movimento civico “Prima Siracusa con Vinciullo” esiste da più di 7 anni e che nelle ultime elezioni comunali a Rosolini ci siamo presentati con la lista “Prima Rosolini” e, quindi, nel solco della coerenza più assoluta, abbracciamo questo nuovo progetto politico che deve diventare un grande partito popolare aperto a tutti i movimenti civici ed agli amministratori locali.
Ho rassegnato le dimissioni da Commissario Provinciale della Lega Sicilia nelle mani del Segretario Regionale On. Nino Minardo, a cui confermo tutta la mia fiducia e stima, perché credo che chi vorrà condividere questo nuovo progetto politico non deve trovare posizioni personali consolidate, ma, ha concluso Vinciullo, deve sentirsi a casa propria, protagonista e non gregario di una intuizione politica che, nel solco dell’autonomia regionale, sia capace di dare risposte concrete alle istanze generali del territorio, esaltare le prerogative dello Statuto Siciliano, coinvolgendo i cittadini e tutti gli operatori istituzionali e sociali in un nuovo progetto di riscatto e di rinascita della Sicilia.