Riposto, la Guardia Costiera sanziona gli 'sporcaccioni' dell'area portuale
Continua incessante l’attività di tutela ambientale e contrasto all’abbandono di rifiuti nel porto di Riposto, spesso teatro di gesti gratuiti di inciviltà. Infatti, i militari della Guardia Costiera, tramite il controllo del sistema di video sorveglianza ed il costante pattugliamento del sedime portuale, hanno accertato diverse violazioni della normativa ambientale con grave danno anche per il decoro e per le condizioni igienico sanitarie del porto.
Il monitoraggio costantemente condotto ha portato alla identificazione di diversi trasgressori e alla elevazione di pesanti sanzioni amministrative per un totale, solo nell’ultima settimana, di circa 1500 euro. Infatti i militari hanno accertato che alcune persone, dopo aver consumato il proprio pasto sulla passeggiata del porto, abbandonano tranquillamente i propri scarti per terra ( bottiglie di birra, cartoni della pizza, sacchetti di carta, plastiche ecc) contribuendo alla formazione di piccoli cumuli di rifiuti e microrifiuti che danneggiano il decoro del porto e costituiscono un serio pericolo di inquinamento.
Altri, invece, sono stati sorpresi mentre, dopo aver esercitato abusivamente la pesca in porto, abbandonavano i loro rifiuti direttamente sulla banchina, legando i sacchetti in corrispondenza del trespolo antincendio che affaccia sullo specchio acqueo, con grave pericolo che gli stessi si riversino direttamente in mare.
Tali soggetti, alcuni già identificati e altri in corso di identificazione, saranno altresì destinatari di addebito, da parte del Comune, dei costi di smaltimento dei rifiuti abbandonati illegittimamente.
“Il porto di Riposto - sottolinea il Comandante della Guardia Costiera - è ambiente di vita e di lavoro e ,come tale, merita rispetto soprattutto da chi lo vive come punto di aggregazione e svago. L’abbandono di rifiuti e micro rifiuti, oltre a danneggiare il decoro di un luogo pubblico vissuto e riconosciuto dalla collettività, rappresenta un serio pericolo di inquinamento del vicino mare. Per questo motivo continueranno serrati controlli, volti alla identificazione dei trasgressori, nella speranza che non sia solo l’attività repressiva a far riflettere ma soprattutto la consapevolezza del danno che questi soggetti creano all’ambiente e al proprio territorio.”