Beni Culturali, riaperto dopo quattro anni il Museo Archeologico di Kamarina
Il Museo Archeologico di Kamarina è tornato ad essere fruibile dal pubblico dopo circa quattro anni di importanti lavori di riqualificazione, finanziati nel 2014 per quasi cinque milioni di euro nell’ambito del Programma Operativo Interregionale - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale sbloccati grazie all’azione congiunta dell’allora Governo Crocetta in stretto raccordo con Carlo Trigilia, all’epoca ministro della Coesione Territoriale.
"Era il gennaio 2014 - afferma in una nota il parlamentare regionale del PD, Nello Dipasquale - quando fu ufficializzato il finanziamento di circa 13 milioni di euro in totale per Kamarina, Parco Forza (2 milioni e 150mila euro) e Cava Ispica (circa 6milioni) finalizzati alla riqualificazione di queste importanti aree archeologiche, resi disponibili grazie al lavoro congiunto della Soprintendenza di Ragusa con l’Assessorato regionale ai Beni Culturali. Nel 2016, i fondi vennero confermati dal Governo Renzi e inseriti nel programma di finanziamento noto come “Patto per il Sud” grazie al ministro De Vincenti del Governo Gentiloni. La stipula del contratto con l’Associazione Temporanea di Imprese che si aggiudicò i lavori avvenne il 7 agosto del 2017. Un lungo iter che si è concluso dopo 8 anni".
Alla cerimonia di inaugurazione, lunedì sera, erano presenti, tra gli altri, il dirigente regionale del dipartimento Beni culturali, Calogero Fazio; il Soprintendente di Ragusa, Antonino De Marco: il direttore del Parco archeologico di Kamarina e Cava Ispica, Domenico Buzzone. Assente, per motivi legati a impegni palermitani, l'assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà.