Pozzallo, impianto di biometano a Bellamagna: il comitato salute pubblica torna a protestare
La sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che, di fatto, ha dato il via libera alla realizzazione dell'impianto di biometano in contrada Bellamagna, in territorio di Modica ma al confine con quello di Pozzallo, ha suscitato la prevedibile reazione del Comitato di Pozzallo a difesa della salute pubblica. Il comitato si è riunito per concordare le iniziative da attuare in seguito alla sentenza del CGA che si è pronunciato, dopo ben 6 mesi, non entrando nel merito ma limitandosi a vagliare le ammissibilità e non ammissibilità degli attori intervenuti. "Inaccettabile - afferma il comitato - il fatto di non essere legittimati a fare ricorso al TAR per difendere la propria salute, i propri beni e il proprio futuro economico. Inaccettabile il mancato riconoscimento della "vicinitas". Oggi la Biometano Ibleo potrebbe senza ostacolo alcuno, dare il via, in qualunque momento, ai lavori per la realizzazione dell'impianto di biometano a Bellamagna. Siamo certi che il peso che il Comune di Modica, autorizzando l'impianto, ha voluto addossare sulle già fragili spalle dei pozzallesi (vedasi zona artigianale/industriale di contrada Fargione) verrà ricordato come una delle pagine più buie della storia economica, sociale e ambientale della nostra città. Consci inoltri delle innumerevoli leggerezze compiute da più parti e su più fronti proprio da coloro i quali avrebbero dovuto tutelare la salute pubblica e salvaguardare l'ambiente. Superficialità che non verranno dimenticate.
Il CSPA invita a partecipare tutta la cittadinanza, comitati, associazioni e tutti quei Pozzallesi e Modicani che vogliono un futuro per la nostra economia locale, la salute e l'ambiente, di unirsi a questa battaglia di civiltà perché non è finita qui".
Sulla vicenda interviene anche la Confcommercio di Pozzallo.
“La delicatezza del dibattito sviluppatosi sulla nascita dell’impianto di biometano a Pozzallo, dopo la sentenza del Cga che, di fatto, ha sancito la regolarità dell’iter autorizzatorio, non ci esime dall’esprimere la nostra posizione”. E’ il presidente sezionale Confcommercio Pozzallo, Gianluca Manenti, a sottolinearlo dopo avere preso atto delle reazioni a caldo registrate subito dopo la notizia del no al ricorso presentato dal consorzio che riunisce i residenti. “Come Confcommercio – sottolinea – sia a livello regionale che provinciale, e quindi anche comunale, riteniamo che il mondo imprenditoriale, quando ha le carte in regola, come in questo caso, deve potere esplicitare la propria attività, ovviamente con la massima attenzione alla realtà circostante. Le discrasie, naturalmente, si verificano quando la pianificazione strategica del territorio non è stata adeguatamente posta sotto i riflettori e quindi la programmazione degli investimenti non può trovare una copertura adeguata sotto tutti i punti di vista. Questo consentirebbe ai Comuni del territorio di evitare scontri a suon di carte bollate e di seguire con la massima attenzione le tendenze più forti in quel determinato momento sul piano della sostenibilità ambientale e socio-economica. Sono questi ultimi fattori indispensabili per lo sviluppo di un territorio vocato alla crescita. Detto questo, sottolineiamo che siamo, come associazione di categoria, molto sensibili all’ambiente e alla salubrità dei luoghi, come, tra l’altro, contemplato per definizione nella logica e nell’etica di ogni impresa che si rispetti”.
“Stiamo altresì parlando – continua Manenti – di una salubrità che deve anche garantire la vivibilità. Una città che tende alla vocazione turistica deve prevenire logiche diseconomiche anche per ciò che concerne le scelte delle strategie economico-sociali e, in particolare, politiche. Non dimentichiamo che l’impresa investe sul territorio e che il territorio è gestito dalla politica ed appunto in base a questo si ha lo sviluppo sostenibile di un comprensorio. Nella vicenda specifica di Pozzallo, come abbiamo potuto appurare, la situazione è risultata molto complessa. E, non a caso, è risultato necessario adire i vari gradi della giustizia amministrativa. Come Confcommercio, auspichiamo che possa sempre prevalere la via del dialogo e che gli scontri tra il mondo delle imprese e quello della politica possano essere attenuati anche perché, come abbiamo visto, generano soltanto contrapposizioni che non servono a nessuno”.