Porta via 600 chili di arance da un'azienda agricola: bloccato a Ramacca
Continua a fornire concreti risultati il piano di coordinamento che in ambito provinciale ha ottimizzato l’attivazione delle pattuglie nei servizi preventivi per il contrasto ai reati predatori nelle aree rurali nel cui ambito i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia hanno arrestato un 40enne catanese nella flagranza di furto aggravato.
Al riguardo, l’equipaggio della “gazzella” della Radiomobile intorno alle 4 del mattino, mentre transitava lungo la SP. 74/II in località Contrada Fondaco del comune di Ramacca, ha notato la presenza di due autovetture con i fari spenti e ferme al centro della carreggiata.
Ovviamente, incuriositi, si sono avvicinati notando altresì l’arrivo di un’ulteriore autovettura proveniente a luci accese da una strada interpoderale con una sola persona a bordo che stava per immettersi proprio nella SP. 74/II.
A questo punto i conducenti delle altre due autovetture, accortisi dell’incedere della “gazzella” dei Carabinieri, hanno immediatamente dato gas dileguandosi a gran velocità, proprio mentre i militari hanno sbarrato la strada al conducente dell’altra autovettura in movimento procedendo quindi all’identificazione del conducente.
Al momento del controllo i militari hanno verificato che l’auto si presentava priva dei sedili e letteralmente stracolma di arance successivamente quantificate in 600 chilogrammi.
I militari, quindi, procedendo a ritroso sul percorso effettuato dall’auto con la refurtiva, hanno accertato la forzatura del lucchetto di sicurezza del cancello d’ingresso di un’azienda agricola il cui proprietario, contattato telefonicamente dai Carabinieri e giunto poi sul posto, ha riconosciuto il furto in proprio danno notando un ammanco dagli alberi del proprio fondo agricolo di circa 2000 chilogrammi di una pregiata qualità di arance.
Nell’immediatezza, pertanto, la refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario, mentre il 40enne catanese è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato il suo arresto.