Modica, la vertenza SPM: la Cgil annuncia assemblea dei dipendenti nell'aula consiliare
"L'amministrazione comunale di Modica ritarda nell'attuazione degli accordi sottoscritti il 27 gennaio con la Cgil su procedure e tempi per mettere in sicurezza i 49 dipendenti della partecipata (SPM) del Comune di Modica, posta in liquidazione. Si dovevano sottoscrivere, entro il 10 Febbraio scorso, gli accordi individuali per rateizzare il pagamento dei salari (ad oggi 8 maturati) di ciascun dipendente, mentre si dovrebbe effettuare, entro la fine di questo mese, il trasferimento dei lavoratori alla nuova società, quest’ultima tappa intermedia e necessaria per avviare, successivamente, le procedure della loro assunzione come dipendenti comunali".
La Cgil intende chiudere la questione e vuole risposte certe dall'amministrazione comunale. Per questo ha fissato per domani, martedì 27, dalle 11,30 alle 13, un'assemblea dei dipendenti della SPM nell'aula del Consiglio comunale, con l’obiettivo di ottenere chiarimenti reali sullo stato di avanzamento del cammino tecnico-amministrativo legato al trasferimento dei dipendenti e sulla delicata questione dei pagamenti degli emolumenti arretrati.
"L' Amministrazione - afferma la Cgil in una nota a firma del segretario, Salvatore Terranova - fino ad ora non ha fornito, sebbene diverse volte richiesti sia con note o con contatti telefonici, gli importi del credito maturato da ciascun dipendente, pure essendo stata informata che i verbali individuali di conciliazione degli iscritti alla Cgil erano già pronti lo scorso 3 Febbraio. Non si ha alcuna informazione certa se l’Amministrazione riuscirà ad operare entro il prossimo 29 febbraio il passaggio dei dipendenti alla nuova società, che in questa delicatissima nonché drammatica crisi della Spm rappresenta l’unica àncora di salvezza delle famiglie dei lavoratori interessati. Su questo punto riceviamo solo informazioni generiche, talora anche controverse, del tipo: “ci stiamo lavorando”, ma è una risposta alle nostre domande che – purtroppo - si ripete ormai da 8 mesi, per cui tutto fa desumere che neanche questo importante punto dell’accordo si realizzerà entro la fine del mese. La sofferenza dei lavoratori, nel frattempo, si è amplificata in maniera intollerabile, perché non vengono pagati, già sono ben otto i mesi che il Comune deve corrispondere e molte famiglie sono al collasso, così come i dipendenti che vivono da soli".