Depuratore dell'Ias di Priolo, tavolo tecnico già operativo
"Si inizierà da una ricognizione dello stato dell'arte. Da lì si partirà con un piano industriale e quindi cercheremo di riqualificare prima possibile questa zona nel rispetto delle normative vigenti della salute e dell'ambiente, ma soprattutto nel rendere sostenibile una realtà importantissima sia per l'indotto industriale che per l'indotto occupazionale". Lo ha detto l'ing. Giovanna Picone, commissario per il depuratore Ias di Priolo, in Prefettura a Siracusa per l'insediamento del tavolo tecnico sul depuratore alla presenza del Governatore Renato Schifani. "La prima attività - ha aggiunto - sarà la verifica di chi adesso scaricherà all'interno di questo depuratore perché togliendo le quattro grandi aziende verranno liberati degli spazi che potranno essere destinati anche a delle realtà pubbliche. Poi bisognerà capire cosa fare per cercare di sfruttare al massimo quell'area e renderla produttiva con interventi che vadano nel rispetto dell'ambiente. Cercare di fare un revamping, un piano industriale più ampio". In merito alla sospensione dell'Aia per l'impianto, il commissario ha puntualizzato: "Non è sospesa. C'è una diffida di un'Aia che dovrebbe essere revocata se non si ottempera ad alcune prescrizioni. Per assurdo forse è stato un bene perché si parla di una fotografia che non è più quella attuale. Dovremo decidere se l'impianto va sistemato o rifare un impianto ex novo. Sarebbe un peccato tenere un depuratore così grosso soltanto per due Comuni". Rispondendo ad una domanda sulla legittimità costituzionale del decreto salva Ias del febbraio 2023 che inserisce l'impianto tra quelli di interesse strategico nazionale il presidente Schifani ha detto: "ci adegueremo al responso della Corte costituzionale. Noi siamo parte terza rispetto a questa vicenda. Ci adegueremo al dettato della sentenza, qualunque esso sarà ovviamente".