Diffamazione, il carcere per i giornalisti: le perplessità di Nello Musumeci (Fdi)
"Oggi sembra sia arrivato il tempo di normare meglio l'attività giornalistica, che lo si debba fare con multe salate o addirittura con la detenzione naturalmente ho qualche seria perplessità ma non sarò io a fare il censore dei parlamentari, sia chiaro da qualunque parte dovesse arrivare questo tipo di iniziativa". Così il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, rispondendo a una domanda sull'emendamento inserito nel disegno di legge sulla diffamazione, che prevede il carcere per i giornalisti, durante la trasmissione Il Punto sull'emittente Telecolor. "Oggi dobbiamo essere ancora più di ieri garantisti - ha detto - Ricordo bene quanti politici abbiamo sbattuto in prima pagina e noi abbiamo contestato dai palchi dei comizi e poi dopo due-tre anni sono risultati innocenti: per un politico ricominciare daccapo è difficile. E' vero e sarebbe assurdo non riconoscere che alcune parti del giornalismo italiano negli ultimi anni abbiano perso di vista il riferimento etico e deontologico e anche vero che non bisogna assolutamente sottovalutare come la gestione spregiudicata e irresponsabile di un certo tipo di giornalismo abbia rovinato la vita a tantissime persone per bene- ha concluso - Che questa sanzione possa essere il rimedio peggiore del male ho qualche dubbio ma una messa in regola in officina sull'attività del giornalismo è necessaria".