Stormy Daniels conferma: 'Ho fatto sesso con Trump'
La pornostar Stormy Daniels ha confermato in aula che fece sesso con Donald Trump dopo una cena intima in una camera d'albergo, durante un torneo di golf per vip a Lake Tahoe nel luglio del 2006.
"Mi tolsi i vestiti e le scarpe. Mi tolsi il reggiseno. Eravamo nella posizione del missionario", ha raccontato, aggiungendo di essersene poi andata "il più velocemente possibile".
"Ho detto a pochissime persone che avevamo effettivamente fatto sesso perché mi vergognavo di non averlo fermato", ha proseguito, precisando che Trump comunque non espresse preoccupazioni per Melania né le chiese di tenere la cosa riservata.
Daniels è la testimone chiave dell'udienza odierna del processo a Trump, in presenza del tycoon, che si è voltato a guardarla al suo ingresso e le ha lanciato ripetutamente occhiate mentre iniziava la sua testimonianza. Prima dell'inizio del suo interrogatorio il giudice Juan Merchant ha stabilito che la donna potrebbe testimoniare se ha fatto sesso con Donald Trump (cosa che il tycoon nega) "ma non abbiamo bisogno di conoscere i dettagli".
"L'intenzione era abbastanza chiara, qualcuno si è spogliato e sta posando per te" ha testimoniato Daniels, raccontando la scena dopo che
entrarono nella stanza. "Si mise in piedi tra me e la porta. Non in modo minaccioso", ha precisato. Quando lei uscì dal bagno, "lui era semplicemente sul letto, così", ha detto mimando la posizione con una gamba alzata.
La donna ha affermato di non essere stata minacciata, ma ha sottolineato che Trump era "sicuramente diversi centimetri più alto e molto più grande. C'era sicuramente uno squilibrio di forza. Era più grande e bloccava la strada. Ma non sono stata minacciata verbalmente o fisicamente", ha detto.
'130.000 dollari per non parlare'
La pornostar ha testimoniato che Trump e il suo avvocato Michael Cohen le offrirono 130.000 dollari per il suo silenzio sulla relazione col tycoon, dopo la devastante diffusione del nastro di "Access Hollywood" in cui il tycoon si vantava di poter prendere le
donne per i genitali senza che dicessero nulla.
Si trattava di un accordo di non divulgazione di cui Trump era il beneficiario, ha aggiunto.
Stormy racconta la sua vita
Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels, è apparsa rilassata nella sua deposizione, anche se è stata invitata ripetutamente a parlare più lentamente. La donna ha cominciato a raccontare la sua carriera, dalla danza esotica con cui in due serate poteva "guadagnare di più di quanto avrei guadagnato spalando letame otto ore al giorno" ai nightclub, dal lavoro di modella e fotomodella all'industria del porno
La pornostar ha poi raccontato del suo incontro "molto breve" col tycoon nel luglio del 2006, in un torneo di golf per vip a Lake Tahoe, tra California e Nevada. La donna ha fatto anche una battuta sulla sponsorizzazione da parte della compagnia di pornofilm per cui lavorava di una delle buche del campo da golf mai i giurati non hanno riso.
Ai giurati è stata fatta vedere anche la famosa foto che ritrae Stormy con Trump vestito con una maglietta da golf gialla e un cappellino rosso. Poco prima alla pornostar era stato chiesto di identificare Trump in aula: lei lo ha indicato dicendo "è quello con la giacca blu scuro".
Il pigiama di raso
Raccontando in aula la sua cena con Trump, per la quale ha detto che "non avevo alcuna aspettativa", Stormy ha detto che una volta arrivata all'hotel, "l'ho chiamato per nome. Ho detto 'hello', mentre lui arrivava da una delle aree principali dell'albergo".
Il tycoon indossava un pigiama di raso, ha riferito, aggiungendo di averlo subito preso in giro. "Il signor Hefner (il fondatore di Playboy, ndr) sa che gli hai rubato il pigiama?", gli chiese, invitandolo a cambiarsi. Tornò indossando una camicia e pantaloni eleganti.
Trump cancella un post sui testimoni e il giudice
Donald Trump scherza col fuoco, dopo che il giudice del processo per il caso pornostar lo ha ammonito sul rischio di finire in galera se violerà ancora il divieto di commento su giudici, procuratori, giurati e testimoni: alle 7.30 (le 13.30 in Italia) il tycoon ha scritto su Truth che aveva saputo chi erano i prossimi testimoni e che il suo team non aveva tempo per prepararsi ma nel giro di 30
minuti ha cancellato il post. Tra questi testi l'ex avvocato tuttofare di Trump, Michael Cohen, e Stormy Daniels.
Nel post Trump aveva attaccato il giudice definendolo "corrotto e pieno di conflitti (di interesse)" e accusandolo di gestire il processo in modo "fazioso", nonché di privarlo dei diritti del primo emendamento.