Pesca amatoriale illegale nel Siracusano: elevate sanzioni per 18.500 euro
Prosegue l’attività della Capitaneria di porto di Siracusa, volta alla tutela delle risorse ittiche, dell’ambiente marino e più in generale al contrasto alla pesca di frodo. Il personale militare, operante presso tutti gli Uffici marittimi della giurisdizione e che riveste la qualifica di ispettore pesca, nell’ultimo mese ha posto in essere un’intensa e costante attività di monitoraggio e controllo sulla filiera ittica su tutto il territorio di giurisdizione, che va dalla “Penisola Magnisi” alla foce del “Pantano Longarini” nel Comune di Pachino, effettuando complessivamente 79 controlli da cui sono scaturite sanzioni amministrative per un ammontare totale di 18.500 euro. Sono stati sequestrati diversi attrezzi il cui utilizzo per la pesca ricreativa è vietato dalle normative comunitaria e nazionale, come ad esempio palangari con un numero di ami superiore a quello previsto, reti da posta fissa, acquascooter subacquei, verricelli salpareti e, conseguentemente, circa 50 kg. di prodotto ittico illecitamente catturato. Il pescato, sottoposto a sequestro nel corso delle operazioni di accertamento, è stato ispezionato da parte del personale veterinario dell’A.S.P. competente che ne ha stabilito l’idoneità al consumo umano e, pertanto, è stato donato in beneficenza a istituti caritatevoli presenti nel territorio. Nel caso di prodotto ittico ancora allo stato vitale, invece, ne è stata disposta l’immediata reimmissione in mare e, pertanto, la restituzione al proprio habitat naturale.