Tajani a Caltagirone per Don Sturzo:" Abbiamo il dovere di onorare sua eredità"
"Commemorare come facciamo oggi Luigi Sturzo nella sua Caltagirone, non è solo un doveroso tributo alla memoria di una grande figura della storia e del pensiero italiano ed europeo. Sturzo non è solo una pagina di storia, per quanto importante: è una figura viva, attuale, che parla al futuro e non solo al passato dell'Europa, dell'Italia e prima di tutto della sua Sicilia". Così il vice premier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani, in un editoriale su La Sicilia. "Alle persone Sturzo da pensatore politico riconosceva un ruolo centrale, ne tutelava la libertà in ogni aspetto della vita, anche nella vita economica. Sturzo era un convinto assertore della libertà d'impresa, intesa proprio come strumento più efficace per emancipare i più deboli dalla povertà, per rilanciare quel Mezzogiorno e quella Sicilia alla quale dedicò tante attenzioni.
Non è un caso del resto che il suo ultimo scritto importante, redatto nel 1959 a pochi mesi dalla scomparsa, fu proprio un appello ai siciliani, che conteneva una cruda disamina dei tanti problemi irrisolti della Sicilia, e denunciava, quando non era ancora di moda farlo, 'l'oppressione dei mafiosi'", prosegue.
"Anche per questo trovo commovente la circostanza che fa coincidere oggi questo convegno di Caltagirone, nel 106° anniversario dell'appello di Sturzo ai Liberi e Forti, con quello che sarebbe stato il 100° compleanno di un altro grande siciliano, il giudice Rocco Chinnici, martire della mafia. L'appello di cui abbiamo detto conteneva, oltre all'indicazione rigorosa dei problemi, un grande messaggio di fiducia e di speranza. Si chiudeva parlando del 'desiderio, anche se ambizioso, di portare la Sicilia al più alto livello fra le regioni italiane e contribuire ad affermarla, quale dovrebbe essere: Perla del Mediterraneo'. È la sua ultima eredità politica. Un'eredità che abbiamo il dovere di onorare, anche nell'impegno diretto del Governo a favore della Sicilia, se ci sentiamo - come io mi sento - umile erede di quell'appello ai Liberi e Forti che è oggi di sconcertante attualità. La Sicilia, l'Italia e l'Europa hanno bisogno di Liberi e Forti, e aggiungerei di Coraggiosi, per costruire un futuro basato sui valori, cristiani e laici (i due concetti non sono in contrapposizione) che hanno fatto grande l'Occidente", conclude Tajani.