Ponte sullo Stretto, Floridia (M5s): "Servono chiarimenti sismologici"
- “Non posso non notare il nervosismo manifestato in questi giorni dalla Stretto di Messina e dalla Webuild, leader del consorzio incaricato di costruire il Ponte, probabilmente a seguito dell’allarme lanciato da De Miranda, Mazzolani e Rizzo in un’articolata e dettagliata memoria che indica le numerosissime criticità del progetto indirizzata alla premier Meloni". Così su Facebook la senatrice Barbara Floridia, presidente comm. Vigilanza Rai."Nei giorni scorsi abbiamo assistito al rilascio di inverosimili dichiarazioni secondo cui la faglia su cui dovrebbero costruire il pilone in Calabria c’è ma non è attiva. Ieri la divulgazione urbi et orbi di un documento che, secondo la Webuild, vorrebbe dimostrare il coinvolgimento dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) negli studi per la redazione del progetto definitivo del Ponte, accompagnato persino nella minaccia di denunce nei confronti del Presidente dello stesso Istituto oltrechè dei giornalisti rei di aver negato questo coinvolgimento. Soltanto poche ore dopo è però arrivato il Comunicato dell’INGV con cui è stato pubblicato il documento completo dell’allegato tecnico, che la società non aveva divulgato, da dove emerge chiaramente che gli studi sono di esclusiva responsabilità del personale dell’INGV che li ha effettuati e non sono attribuibili all’Istituto, che, infatti, viene sollevato da ogni responsabilità circa il loro utilizzo. In serata una nuova replica di Webuild che insiste sulla sua posizione senza convincere e, soprattutto, senza rendere noti questi lavori. Maldestri tentativi per spostare l’attenzione dalle tante criticità evidenziate persino dalla Commissione Via Vas, mai risolte, che di fatto stanno facendo ritardare l’appuntamento al CIPESS, tra cui: la violazione della Direttiva Habitat, l’assenza di un studio sui fabbisogni idrici con l’individuazione delle fonti di approvvigionamento in una città che è costantemente in carenza d’acqua e, non ultima, proprio la condizione n. 34, con la quale, coinvolgimento o meno dell’INGV, si prescrive a chiare lettere che devono essere maggiormente approfondite le indagini sismologiche e la caratterizzazione delle faglie. Ma come potrà, il CIPESS, approvare legittimamente un progetto da oltre 15 miliardi senza la preventiva certezza del superamento di ogni dubbio su tali aspetti?”.