Blutec, manifestazione a Termini Imerese per chiedere riapertura trattativa al Mise
Per la Blutec Termini Imerese ancora una volta si e' stretta intorno ai lavoratori dell'ex Fiat e dell'indotto. Una manifestazione di migliaia di persone, con sindaci, studenti, lavoratori di altri comparti, delegazioni da tutta la Sicilia insieme perche' Termini Imerese e' il simbolo di una Sicilia che non si rassegna. Lo afferma Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, che sottolinea l'importanza della convocazione del tavolo di crisi al Mise. Spiega De Palma in una nota: "Qui oggi si e' manifestato per il lavoro, per l'innovazione contro le speculazioni finanziarie e l'illegalita'. Un primo risultato della manifestazione di oggi e' arrivato da Roma: il Mise ha convocato per il 9 aprile il tavolo sulla vertenza Blutec".
E prosegue: "Sono otto anni che le lavoratrici e i lavoratori chiedono certezze sul loro futuro occupazionale, di fronte a piani industriali che non si sono mai concretizzati. E nonostante la Fiom ai tavoli ministeriali abbia sollevato il problema della mancata realizzazione del piano industriale e del contratto di sviluppo. La vertenza - ricorda De Palma - coinvolge complessivamente 1.000 lavoratori, di cui 700 ex Fiat piu' altri 300 dell'indotto, ma considerando il resto degli stabilimenti la vertenza si allarga a tutta Italia e a circa 2.000 lavoratori dal Piemonte all'Abruzzo fino alla Basilicata".
Per De Palma, "la convocazione del tavolo generale del Governo e' un atto importante in cui avremo la possibilita' di un confronto con il Commissario e Invitalia oltre alle Istituzioni. La 'vertenza Termini Imerese' e' riaperta - insiste - bisogna dare continuita' ai progetti in essere, ma oggi occorre cercare nuovi soggetti industriali per far ripartire la produzione. E' necessario che le commesse a partire dai Doblo' elettrici siano confermate". Fca, conclude, "ha una responsabilita' oggettiva a cui il ministero dello Sviluppo Economico aveva gia' richiamato la proprieta'.
Gli arresti e i comportamenti della proprieta' dimostrano che le Istituzioni di questo Paese devono sostenere i lavoratori che difendendo investimenti e innovazione, garantendo la legalita' al riparo dalle speculazioni".