Modica, centro storico "ostaggio" di auto, bus e moto: serve l'isola pedonale
Il “salotto” di Modica – così si chiamava una volta il Corso Umberto - diventa ogni giorno sempre più invivibile per i turisti che vorrebbero passeggiare tranquillamente, ammirare le chiese, sedersi ai tavoli di un bar senza vedersi passare, a pochi centimetri, auto, motorini, camion, autobus. Malgrado gli annunci dell’amministrazione comunale su isole pedonali o zone a traffico limitato, nulla è stato fatto e, purtroppo, nulla sembra destinato a cambiare in tempi brevi. Una città che punta sul turismo non può permettersi una politica così approssimativa in tema di vivibilità e di accoglienza dei visitatori. Sono, soprattutto, i turisti stranieri a stupirsi e a lamentarsi di una situazione a cui bisogna porre rimedio se non si vogliono perdere i benefici di un fenomeno che sta portando benessere a tutta la città. Esiste un Consorzio turistico che dovrebbe indirizzare le scelte dell’amministrazione. Se ha ancora ragione di esistere, dovrebbe darsi da fare per suggerire soluzioni o, quanto meno, per sollecitare sindaco e giunta a prendere provvedimenti. Il centro storico di Modica non può essere ostaggio di auto, bus turistici e di linea, moto smarmittate. Deve essere consegnato ai turisti e ai modicani. E’ anche una questione di civiltà.