Palazzo Chigi ordina: "I trentasei migranti sbarcheranno ad Augusta"
"I 36 migranti che erano a bordo di una imbarcazione che stava per affondare, sono stati messi in salvo dal personale della nostra Marina militare che era a bordo della nave Cigala Fulgosi e ora sono stati tutti trasferiti sull'unità Stromboli. La nave Stromboli viaggia adesso verso il porto militare di Augusta, dove i migranti verranno fatti sbarcare". Lo rende noto la presidenza del Consiglio dei ministri.
Il soccorso è scattato questa mattina, dice la Marina, a 75 km dalle coste libiche. Nave Cigala Fulgosi, un pattugliatore impegnato nell'operazione 'Mare Sicuro', ha intercettato un barcone che "stava imbarcando acqua e quindi era in procinto di affondare". Non c'era dunque alcun dubbio che i migranti fossero in "imminente pericolo di vita" - anche perché i 36 a bordo, tra cui due donne e 8 bambini, erano senza giubbotti salvagente - ed era necessario quindi intervenire "in aderenza alle stringenti normative nazionali e internazionali". Neanche dieci minuti dopo l'uscita della notizia, Matteo Salvini parte all'attacco. "Io porti non ne do - dice - O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esservi un ministro dell'Interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti". Il diretto interessato, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, non replica limitandosi a far trapelare la "massima fiducia" nell'operato della Marina e sottolineando che da parte sua non c'è stata alcuna indicazione particolare. Silenzio anche dai Cinquestelle, con Di Maio che sposa la linea di Conte. "Non vogliamo fornire a Salvini alcun pretesto" è la risposta che arriva da fonti del Movimento. L'ex ministro della Difesa Roberta Pinotti definisce invece "inaudite" le parole del titolare del Viminale. "Salvare chi sta rischiando di annegare è un obbligo, cosa vorrebbe Salvini, spingere i marinai a compiere un reato?". Il ministro però tira dritto e punta il dito anche sul fatto che l'intervento della Marina si è verificato "in acque libiche, peraltro pattugliate dalla Guardia Costiera libica che ieri in pieno Ramadan ha soccorso salvato e portato indietro più di 200 immigrati". In realtà, proprio la nota ufficiale della Marina, dice una cosa diversa: 75 chilometri dalla costa sono, infatti, circa 40 miglia nautiche, dunque ben al di fuori delle 12 miglia che corrispondono alle acque territoriali. L'imbarcazione era quindi in acque internazionali, dove era anche la Cigala Fulgosi, anche se in una zona che ricade sotto l'area Sar libica. E cosa ci facesse lì il pattugliatore è sempre la Marina a spiegarlo: "attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all'attuale situazione di sicurezza presente in Libia". In sostanza, era lì a proteggere a distanza nave Capri, che nel porto di Tripoli fornisce assistenza tecnico-logistica ai mezzi della Marina e della Guardia Costiera libica .