Il naufragio a Malta, appello in tv a Musumeci per fare rientrare lo 'Zaira' a Siracusa
Il peschereccio di Siracusa naufragato a Malta con due morti, sembra oramai una storia di mille anni fa. Ma sono passati soltanto 18 giorni da quella tragedia costata la vita ad Alfredo Sapienza, l'armatore insieme alla moglie e al marinaio Zakaria Touni.
Quella mattina del 4 maggio, poco prima dell'alba , riuscirono a salvarsi il capitano, Fabio Sapienza ed Assad Solah. Fabio Sapienza è ancora a Malta, la famiglia non ha i soldi per riportare lo 'Zaira' alla Darsena di Siracusa. Servono oltre trentamila euro per riportare l'imbarcazione lì da dov'era partita il Primo maggio per andare a pesca di spatole. L'uomo è disperato e non sa come fare.
A tornare alla Darsena per chiedere aiuto alle istituzioni questa mattina si sono presentate Barbara Scollo, la moglie del capitano e la sorella di Fabio Sapienza, Zaira, che hanno parlato davanti le telecamere della Tgr Rai Sicilia.
"Mio marito Fabio - dice la signora Barbara - è ancora bloccato a Malta perchè la Regione ci fa sapere di non avere a disposizione le risorse per fare rientrare il peschreccio in Italia. Mio marito è distrutto, si sente abbandonato e mi chiede come mai le istituzioni non stanno facendo nulla". La sorella del comandante lancia un appello al presidente della Regione, Nello Musumeci: " Chiedo l'aiuto del governatore - dice Zaira - affinchè si possa fare carico anche lui di questa tragedia. Si capisce bene che soltanto la famiglia non può farsi carico della questione". Le due donne ammettono di avere avuto la solidarietà della gente, ma non basta. " Se mio marito tornasse in mare - dice Barbara Scollo - potremmo ritornare a vivere, a campare di pesca così come avvenuto nel passato".
Il capobarca della 'Mariella' che anni fa ha avuto la stessa disavventura dello 'Zaira' si dice pronto a partire anche subito per Malta per rimorchiare l'imbarcazione dei Sapienza. "Se mi concedono le autorizzazioni - ha detto - salpo subito".