Stato - mafia, l'ex ministro Mannino assolto in Appello a Palermo
Mannino aveva scelto di essere processato in abbreviato. La sua posizione era stata separata da quella dei coimputati, gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Giuseppe De Donno e Antonio Subranni, l'ex senatore di Fi Marcello Dell'Utri, i boss Leoluca Bagarella e Antonino Cinà e Massimo Ciancimino. Tutti condannati a pene pesantissime dalla corte d'assise di Palermo, sono attualmente sotto processo in appello. L'assoluzione di primo grado per Mannino era arrivata, dopo oltre un anno dall'inizio del processo davanti al gup Marina Petruzzella, il 4 novembre del 2015. Le motivazioni furono depositate il 31 ottobre del 2016. Mannino era accusato di avere dato input ai contatti tra i carabinieri del Ros e Cosa nostra negli anni delle stragi mafiose. Per l'accusa, temendo per la propria vita dopo la decisione del boss Totò Riina di vendicarsi dei politici che non avevano mantenuto le promesse fatte, sarebbe stato il "motore" della cosiddetta trattativa Stato-mafia.
Sono molto soddisfatto. Questa sentenza è il coronamento di un'attività difensiva che ha rafforzato la sentenza primo grado criticata dal Procuratore generale che aveva detto che non era chiara. Invece la corte l'ha confermata dopo una nuova istruttoria. Le motivazioni ribadiranno in modo definitivo la sua innocenza. Mannino ha sempre detto che non gli interessava se una trattativa ci fosse stata, ma di certo lui non ne era il responsabile". Lo ha detto il legale dell'ex Ministro Dc Calogero Mannino, l'avvocato Marcello Montalbano, dopo l'assoluzione dell'ex politico in appello nel processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. L'avvocato ha comunicato il verdetto a Mannino al telefono. "Era molto commosso e ha ringraziato i suoi legali", ha detto.