Granata: "Nessun calo del turismo a Siracusa, c'è un'offerta extralberghiera"
"Quando nel 2000 da assessore Regionale diedi inizio a una lunga stagione di rigenerazione monumentale e culturale a Siracusa, Ortigia era poco conosciuta, l’Inda in piena crisi, i grandi alberghi storici chiusi e non esistevano alternative di ricettività extra alberghiera. Dal Riconoscimento Unesco del 2006, frutto di una stagione di restauri e recuperi monumentali straordinaria al rilancio dell’Inda(fino agli attuali 160 Mila spettatori a stagione) con gradualità abbiamo fatto di Ortigia un luogo amatissimo e di Siracusa una meta turistica internazionale.". Lo afferma l'assessore comunale al Turismo, Cultura e Unesco, Fabio Granata.
"Ovvio che, come in tutti i processi di crescita impetuosi, alcune dinamiche vadano meglio regolamentate a iniziare dalle concessioni di spazi pubblici a tanto altro.
Ma tutto questo ha generato l’unica dinamica di nuova occupazione e nuova Impresa in una città che vuole abbandonare il monosviluppo industriale degli ultimi 40 anni e le sue contraddizioni avvelenate e intollerabili. Dall’Osservatorio delle Fiere internazionali e dagli arrivi negli aereoporti - prosegue Granata - Siracusa risulta essere la principale meta turistica del Sudest siciliano, con un trand in aumento e con interessanti statistiche che vedono le varie alternative agli alberghi tradizionali nei primi 5 posti delle preferenze di chi arriva e gli alberghi solo al sesto posto. Per questo dobbiamo lavorare tutti insieme per creare migliori condizioni di accoglienza e di qualità della stessa, smettendola di lamentarci in modo autoreferenziale e, a volte, interessato. Siracusa ha un radioso avvenire innanzi a se nel settore turistico ma deve iniziare a declinare maggior rigore nella applicazione delle norme e più coraggio nella difesa degli spazi comuni a iniziare da Ortigia che va rapidamente pedonalizzata per intero e liberata, se non a orari rigorosamente stabiliti, dai camioncini della distribuzione alimentare. Serve far crescere non solo la qualità della accoglienza turistica ma anche la qualità della vita dei residenti, a volte messa a dura prova. Qualità, controlli e visione positiva della Città: con questa ricetta, insieme a Francesco Italia e agli operatori pubblici e privati, possiamo costruire una grande prospettiva sociale, culturale ed economica basata sulla sostenibilità e sul turismo di qualità. Una prospettiva che aumenti contestualmente la qualità della vita nella nostra Ortigia e nella Citta di Siracusa".