Modica, Tribunale da salvare: l'eredità dell'avvocato Scarso
La battaglia contro la chiusura del Tribunale di Modica l’ha condotta a modo suo: con la competenza di una rigorosa formazione giuridica e la passione di un uomo innamorato della sua Modica. L’avvocato Carmelo Scarso è stato, insieme al collega Enzo Galazzo, uno dei promotori del “Comitato Pro Tribunale di Modica”. Il suo contributo si è concretizzato nella ricerca di tantissime motivazioni giurisprudenziali che cozzavano contro un provvedimento fuori da ogni logica, “punitivo” nei confronti di una istituzione centenaria come il Tribunale modicano, uno dei più antichi d’Italia, in un territorio di frontiera, omogeneo culturalmente e socialmente.
Una delle sue ultime iniziative è stata, nel 2018, la richiesta di sequestro del Tribunale di Ragusa presentata dall’avvocato Scarso per le criticità strutturali e per l’assenza di interventi ritenuti necessari, già segnalati al Ministero della Giustizia il 3 ottobre del 2013 dall’allora presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini, e dal procuratore del tempo, Carmelo Petralia. L’attuale procuratore, Fabio D’Anna, lo scorso marzo, aveva chiesto l’archiviazione della denuncia. L’avvocato Scarso ha presentato opposizione al provvedimento e il Gip l’ha accolta riservandosi di discuterla in camera di consiglio.
Un altro aspetto della vicenda, portato alla ribalta dall’avvocato Scarso, riguarda l’ipotesi di trasferimento degli uffici giudiziari di via Natalelli di Ragusa nel Palazzo Tumino con un contratto di affitto milionario a beneficio della società proprietaria dell’immobile, inutilizzato e vuoto da oltre venti anni. Con un particolare non da poco: il canone di affitto si sarebbe aggirato intorno agli 800.000 euro all’anno. In barba alle regole dettate – e mai applicate – dal risparmio auspicato, solo teoricamente, dall’accorpamento del Tribunale di Modica a quello di Ragusa con la riforma della geografia giudiziaria.
Al di là delle grandi doti professionali, ci piace ricordare l’avvocato Carmelo Scarso per questa sua difficile battaglia che testimonia la caparbietà di un uomo di legge ma, soprattutto, la passione di un modicano a difesa di una istituzione come il Tribunale, paradigma di una Città che è stata grande e che vuole rimanere tale grazie anche all’impegno dei suoi figli migliori.