Lo stupro di gruppo a Palermo, il sì del Tribunale all'abbreviato
La ragazza diciannovenne violentata sul lungomare del Foro Italico di Palermo la notte del 7 luglio, per la quarta volta dovrà rivivere il dramma di quella notte. E lo dovrà fare in aula nel processo in abbreviato a sei dei suoi sette presunti stupratori. Gli avvocati degli imputati hanno ottenuto dal collegio della seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Roberto Murgia, che il processo si celebri con il rito alternativo condizionato a una nuova testimonianza della vittima, all'inserimento nel fascicolo processuale di una serie di perizie tecniche e alla testimonianza del giovane che telefonò alla vittima durante i minuti della violenza. Nei mesi scorsi la richiesta di abbreviato condizionato era stata respinta dalla Gup Ivana Vassallo. Le difese nelle precedenti udienze hanno rinnovato la richiesta e il collegio l'ha accolta prima di aprire il dibattimento.Tecnicamente, dunque, il processo torna dal Gup e si celebrerà sulla base degli atti d'indagine, della nuova testimonianza della ragazza, delle perizie tecniche depositate dalle difese e dell'audizione del ragazzo che telefonò. Non saranno sentite altre persone. Oggi nell'udienza il collegio ha ritenuto fondate le richieste dei difensori di Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Cristian Barone, Samuele La Grassa, Elio Arnao e Christina Maronia sottolineando però che la giovane verrà interrogata solo sui nuovi elementi emersi dalle indagini difensive, ovvero la telefonata ricevuta nel lasso di tempo in cui era al Foro Italico, una chiamata di circa 30 secondi arrivata all'1.04. La prossima udienza davanti al Gup è fissata per il 5 luglio.Per lo stupro del Foro Italico il tribunale per i minorenni ha già condannato in abbreviato a 8 anni e 8 mesi l'unico minorenne del gruppo che intanto ha raggiunto la maggiore età.