Stromboli, il vulcano super osservato: Schifani chiede lo stato di emergenza
Dopo lo spettacolo delle ultime ore, con esplosioni e alte nubi di vapore che hanno tenuto i turisti con il fiato sospeso e gli occhi rivolti verso la sommità del vulcano, a Stromboli si torna lentamente verso la normalità.
Il flusso lavico è diminuito e gli isolani sono intenti a ripulire dalla coltre di cenere caduta sui tetti delle case e sulle strade. La Guardia Costiera, con motovedette, navi e mezzi aerei, è impegnata da ieri sotto il coordinamento del Dipartimento Protezione Civile a tutela della sicurezza di residenti e turisti presenti sull'isola.
"Stiamo seguendo l'evoluzione della situazione in costante contatto con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, che, a sua volta, è in rapporto con la Protezione civile nazionale, la prefettura di Messina, il sindaco di Lipari, l'Ingv e le altre componenti del sistema di Protezione civile. Oggi richiederemo a Roma la dichiarazione di stato di emergenza nazionale e di mobilitazione straordinaria". Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha disposto, con ordinanza, il divieto di scalata allo Stromboli e di avvicinamento e sosta in prossimità delle spiagge in orario notturno. Vietato inoltre l'approdo per le imbarcazioni di turisti che si recano sull'isola per le escursioni giornaliere.