A Ibla dal 30 agosto al 30 settembre la dodicesima edizione di "Ragusa Foto Festival"
A Ragusa Ibla, dal 30 agosto al 30 settembre, si svolge la dodicesima edizione del Ragusa Foto Festival, prima manifestazione internazionale siciliana dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione dei giovani talenti. L'evento è diretto da Stefania Paxhia (nella foto), ideatrice e fondatrice, e dal direttore artistico Massimo Siragusa, fotografo e docente Ied, con la collaborazione del comitato scientifico e di una rete di partner culturali locali e nazionali.
Il Festival, com’è ormai tradizione, apre con la formula delle giornate inaugurali: tre giorni di seminari, workshop, letture, premiazioni e talk che da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre accompagnano il vernissage delle 15 esposizioni – 13 personali e 2 collettive – ospitate per un mese in 4 location dell’antico quartiere barocco per promuovere, attraverso la fotografia, una riflessione su una tematica più che mai attuale.
In questi anni la tensione continua generata dalla velocità che contraddistingue la modernità è diventata ormai un aspetto significativo della vita contemporanea. E sta determinando una trasformazione profonda nel rapporto sia tra gli esseri umani che tra l’uomo e la natura. Siamo alla perenne ricerca del tempo che sembra sfuggirci. Potersi concedere una pausa non significa restare immobili. Al contrario, una pausa molte volte è il punto discriminante, il momento che dà valore a tutto il resto. “Ogni pausa è cielo in cui mi perdo” scriveva il poeta modicano Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura. Quest’anno Ragusa Foto Festival parte proprio da questi versi per offrire, grazie alla diversità degli sguardi degli autori selezionati quest’anno, nuovi ‘cieli’ e nuovi orizzonti in cui potersi perdere.
La Sicilia emerge nella residenza d’artista di Mario Cresci che, a fine giugno, ha elaborato a Ragusa un progetto fotografico frutto della sua interazione con il territorio e con le cartografie della Sicilia raccolte nella prestigiosa Collezione della Fondazione ‘Cesare e Doris Zipelli’ della Banca Agricola Popolare di Ragusa, testimonianza della lettura geopolitica dell’Isola tra il Cinquecento e l’Ottocento.
Sicilia che è protagonista di altri due lavori inediti: “Sicilia” di Loredana Nemes voluto da Fondazione Sylva, e appena concluso, sul legame tra gli alberi e l’uomo e “Stadi di Sicilia”, lungo lavoro di Umberto Coa, realizzato con il contributo del giornalista Massimiliano Macaluso, che ha documentato la realtà sociale e culturale dell’Isola attraverso la mappatura dei piccoli campi di calcio. Senza dimenticare l’omaggio del Festival al compianto fotografo Giuseppe Leone con la mostra Memoria Iblea, che racconta com’è stato vissuto il tempo libero nel ragusano dagli anni ‘60 agli anni ’90 (la mostra è curata da Alfredo Corrao, fotografo responsabile Beni Culturali del MIC) e il ritorno al Ragusa Foto Festival di Ferdinando Scianna, che presenta un lavoro dedicato al momento intimo e universale del dormire.