Obesità, la Sicilia non è più regione rossa
La Sicilia, secondo gli ultimi dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità, non è più regione rossa sul fronte obesità. Un piccolo grande traguardo che da un lato conferma la valenza del percorso intrapreso sul fronte sanitario e culturale dall'altro motiva a perseguire l'obiettivo senza distrazioni perché comunque la media delle persone affette da sovrappeso ed obesità permane elevata (oltre il 40%). Si terrà in questo contesto il 2^ congresso regionale della Società Italiana dell'Obesità (SIO) dal titolo "Progettare una strategia di azione" da giovedì 7 a sabato 9 novembre presso il Marina Convention Center di Palermo, con segreteria organizzativa e provider a cura di Biba Group.
"L'obiettivo di questo congresso regionale - spiega il responsabile scientifico nonché presidente-eletto nazionale della SIO, Silvio Buscemi - è ben descritto dal titolo che abbiamo ritenuto di dare. Siamo stata la seconda regione in Italia ad avere attivato un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (il cosiddetto PDTA) sull'obesità e nell'ambito clinico e della ricerca siamo un riferimento non solo nazionale ma anche internazionale. Tutto quello che oggi appare scontato sul fronte della lotta all'obesità, a partire dal suo riconoscimento come malattia, è frutto di anni di impegno anche in termini di ricerca.
Oggi disponiamo di cure efficaci che includono, oltre le strategie di modifica dello stile di vita, farmaci molto efficaci ed altrettanto efficaci procedure chirurgiche. Ecco perché occorre discutere e progettare una efficace strategia d'azione in ogni singolo contesto regionale".
Sono quasi 6 milioni gli adulti che soffrono di obesità in Italia cui va ad aggiungersi anche il 10% circa dei bambini. L'obesità è una malattia cronica che richiede un trattamento specifico per ogni singola persona ed un'efficace attività di prevenzione.
"Fenomeni di urbanizzazione incontrollata hanno reso le nostre città ed i relativi sistemi di vita un ambiente che oggi definiamo obesiogeno. - spiega Buscemi - Un ambiente che occorre ripensare e riorganizzare. Per questo occorre progettare e condividere una strategia di azione globale, la più ampia possibile. E' necessario, infatti, intervenire in ambito sanitario ma allo stesso tempo anche in campo urbanistico e sociale per promuovere un ambiente e sistemi di vita più salutari. Occorre intervenire anche attraverso una efficace strategia di comunicazione che veicoli corretti messaggi presso le famiglie e le scuole. Gli organi di informazione hanno una grande responsabilità in questo ambito, tanto si sta facendo per promuovere la corretta alimentazione ed i corretti stili di vita ma non è ancora sufficiente. Occorre, inoltre, intervenire sul piano sociale garantendo uguaglianza di accesso alle cure. È compito di una società scientifica come la SIO farsi voce per sollecitare i più opportuni interventi ai diversi livelli decisionali".
A tale scopo, il congresso si aprirà giovedì alle ore 14 con una tavola rotonda tra le varie istituzioni coinvolte al fine di porre le basi per i prossimi interventi d'azione. Parteciperanno il dirigente generale per la Programmazione strategica dell'Assessorato Salute Salvatore Iacolino, il dirigente del Servizio 4 - Programmazione ospedaliera Fabrizio Geraci, il dirigente del servizio 7 - Farmaceutica Pasquale Cananzi, la direttrice generale dell'AOU Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo Maria Grazia Furnari, la direttrice generale dell'ASP 6 di Palermo Daniela Faraoni, il direttore generale dell'ARNAS
Garibaldi di Catania Giuseppe Giammanco e la direttrice generale dell'AO Papardo di Messina Caterina Di Blasi. Il congresso avrà inizio con gli interventi di saluto istituzionale del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, del rettore dell'Ateneo palermitano Massimo Midiri, del preside della Scuola Medicina di UNIPA
Marcello Ciaccio, del presidente dell'ordine dei medici Salvatore Amato e dell'ordine degli avvocati Dario Greco. A seguire, prima di entrare nel vivo dei lavori scientifici, Maurizio Cellura, direttore del Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica dell'Ateneo palermitano terrà la lettura inaugurale dal titolo "Acqua, cibo, energia, ecosistemi, città e salute: un nesso indissolubile", a dimostrazione del fatto che la lotta all'obesità si combatte su e da più fronti.
"La dieta, ed in particolare la Dieta Mediterranea, è ancora oggi il primo presidio per affrontare questa condizione: oggi - afferma Buscemi - disponiamo di percorsi personalizzati, più efficaci perché intervengono sui bisogni del singolo mirando ad un cambio di abitudini di vita. Disponiamo anche del supporto di efficaci terapie farmacologiche, quali la semaglutide e la tirzepatide , farmaci da poco disponibili in farmacia, che si sono dimostrati molto efficaci e sicuri per il trattamento dell'obesità.
Purtroppo, va detto, si tratta di farmaci a totale carico del paziente ed il cui costo non è sostenibile dalle fasce meno abbienti. Così come disponiamo, nei casi più gravi, di terapie chirurgiche, in grado di assicurare un significativo miglioramento dello stato di salute. Ma è indispensabile fare leva in primo luogo sulla prevenzione con strategie di intervento sugli stili di vita".
Comprensione, prevenzione e cura muovono dalla ricerca, tiene a sottolineare Buscemi nel suo ruolo di docente di nutrizione clinica all'università di Palermo: "I dati di un nostro studio recente, oramai pressoché concluso, e condotto su un campione di circa mille studenti universitari di UNIPA nell'ambito del 'progetto ABCD: Alimentazione, Benessere Cardiovascolare e Diabete', ci indicano come la categoria degli studenti universitari sia particolarmente a rischio salute essendo emersa una elevata prevalenza di sovrappeso e obesità, ben oltre quella attesa nella popolazione generale, tuttavia con abitudini alimentari e profili di salute migliori tra gli studenti fuori sede, spesso provenienti da realtà territoriali di borghi rurali, che tra gli studenti stabilmente residenti in città. Un dato importante che apre nuovi ambiti di intervento e ci fa comprendere ancora una volta come l'ambiente abbia un ruolo fondamentale".